Nidi di rondine distrutti alla Certosa, è polemica

(Foto di Joachim_Marian_Winkler da Pixabay)
VENEZIA - Sull'isola della Certosa è scattato il conto alla rovescia per la sfilata di moda della maison francese Saint Laurent, all'interno dell'opera...

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VENEZIA - Sull'isola della Certosa è scattato il conto alla rovescia per la sfilata di moda della maison francese Saint Laurent, all'interno dell'opera d'arte in costruzione fronte laguna. Nel frattempo si è scatenata una polemica per un fatto accaduto lunedì, rimbalzato come un fulmine a ciel sereno fino a Parigi: alcuni nidi di rondine sono stati eliminati da un capannone e riposti in uno scatolone, con la mamma impazzita alla ricerca delle proprie uova, proprio per l'allestimento della manifestazione. Il consigliere regionale Pd Andrea Zanoni sul fatto ha annunciato di aver allertato la Polizia Provinciale.


LA SEGNALAZIONE


«Abbiamo verificato che, all'interno di un capannone, una decina di rondini volavano all'impazzata con garriti disperati, alla ricerca dei loro nidi - afferma Cristina Romieri, a nome di alcune associazioni ambientaliste veneziane - soprattutto intorno allo scatolone posizionato molto in alto, in cui erano stati gettati i resti, comprendenti alcune uova che abbiamo potuto notare (difficile capire la presenza anche di piccoli)». L'esponente animalista rincara la dose: «Come noto, la distruzione dei nidi è un reato (le rondini, al pari di altri volatili, sono tutelati da normative europee e nazionali), oltre che un'azione inaccettabile, in un'isola poi che viene presentata come green e attenta all'ambiente». Il dispiacere riguarda anche la soluzione che si sarebbe potuta trovare in anticipo: «Bastava posizionare delle tavolette di legno sotto i nidi per ovviare al problema delle deiezioni. La presenza delle rondini, che si cibano di una grande quantità di zanzare, rappresenta una ricchezza, non un problema da eliminare». Romieri chiede che si intervenga subito: «Prendiamo nota del tentativo dichiarato da Vento di Venezia srl, che ha in gestione l'isola, di porre dei nidi artificiali, per ovviare almeno in parte al grave danno, e ci auguriamo venga attuato senza ritardi che potrebbero comprometterne ogni residua utilità». Sulla vicenda si è mosso anche Giovanni Veronese, freelance in contatto con la casa di moda francese. L'organizzazione ha fatto trapelare il proprio malumore per l'accaduto, per il rischio che questo episodio possa pesare sull'immagine del marchio e sull'evento stesso atteso per il 14 luglio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino