Esce incolume dall'auto distrutta e posta un appello su Facebook: se avete sonno non guidate

L'Alfa Romeo Giulietta di Nicola zecchin
ROVIGO - Un vero e proprio ammasso di lamiere, un’immagine terribile che fa apparire come un vero miracolo il fatto che il 29enne che si trovava al volante...

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ROVIGO - Un vero e proprio ammasso di lamiere, un’immagine terribile che fa apparire come un vero miracolo il fatto che il 29enne che si trovava al volante dell’Alfa Romeo Giulietta sia riuscito a cavarsela con ammaccature di ogni tipo, ma sostanzialmente senza gravi conseguenze. Al punto da arrivare, poche ore dopo, a postare sulla propria pagina Facebook una sorta di appello alla giuda sicura, in calce alle immagini della sua ormai ex auto completamente distrutta: «Ecco cosa succede quando esci di strada con un colpo di sonno. Località: Statale di Rovigo, fronte ospedale, martedì 22/10/19 ore 23.40. Danni Fisici: ematomi e contusioni. Velocità d’impatto: 70 km/h. Abbattute due murature d’accesso privato con rotolamento a 360 in un fossato. Test Alcool e droghe: negativi. PS: Se avete sonno non guidate, è un attimo ragazzi...». Fra i gli hashtag inseriti, oltre a “#GrazieD’AvermiSalvato”, anche #RipGuerriera, una sorta di addio all’amata auto.

 
COLPO DI SONNO

Che, a ben guardare, di avventure aveva già superate di ogni tipo insieme al suo proprietario, Nicola Zecchin, che con la propria famiglia guida l’azienda agricola Galassa di Gavello, specializzata nella produzione di mele, importante realtà che svolge anche attività di fattoria didattica. Quella stessa Giulietta, infatti, nella notte fra l’8 e il 9 settembre 2017 era rimasta “ferita” nel passaggio sul ponte di via Guccia, che da Magnolina conduce a Villanova Marchesana, sul quale si era aperta una profondissima voragine: «La mia Giulietta – aveva raccontato Zecchin -, fortunatamente una vettura piuttosto robusta: è finita nella profonda buca che si era formata, si è impennata e poi è ricaduta pesantemente a terra». La Giulietta, che in quel caso aveva riportato danni soprattutto al muso, aveva poi accompagnato Zecchin, nella notte del primo novembre di quello stesso anno, anche in una sorta di “ronda”, dopo l’avvistamento di una Punto sospetta, in una strada interpoderale, che si è poi impantanata ed è stata abbandonata da due figure, sgattaiolate via di corsa alla velocità. A conferma del fatto che la Giulietta sia un’auto decisamente “robusta”, nonostante la grazia delle sue linee, anche l’incidente avvenuto lo scorso 7 ottobre, in A 13, quando il conducente è rimasto illeso nonostante la sua auto si fosse macabramente deformata, infilandosi con il muso sotto a un Tir. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino