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BELLUNO - Oggi sarebbe dovuta esserci l'apertura delle buste per arrivare all'affidamento della gestione degli impianti di risalita del Colle per i prossimi anni. Ma il bando è andato deserto. Nessuna busta da ispezionare, dunque. Nevegàl 2021 non ha partecipato: «Purtroppo non avevamo i requisiti». Sul Colle quindi si va punto e a capo. Si ricomincia. Il bando verrà riproposto. Lo fa sapere l'assessore Franco Roccon, con delega al Progetto Nevegal. «La gara è andata deserta, non sono state presente offerte economiche, malgrado numerose richieste telefoniche. C'erano dei dubbi sui requisiti per partecipare. Reitereremo per altri 40 giorni questo bando, i tempi erano stretti esordisce l'assessore -. Abbiamo fatto di tutto per costruire un bando che stesse in piedi».
Impianti sul Nevegal
Si respira amarezza sul Colle a sentire le parole del presidente di Nevegàl 2021, Alessandro Molin: «No, non abbiamo partecipato. Non abbiamo i requisiti che chiedono almeno 3 anni di esercizi economici in quanto il nostro bilancio chiude al 30 giugno. Inoltre la media degli ultimi 5 anni di gestione, che da bando prevede un minino di 630 mila euro di ricavi o di giro d'affari, non c'è, considerando anche gli anni dell'Alpe del Nevegàl».
Eppure la società che si chiama Nevegàl 2021 era nata (proprio per esaurirsi nel corso di quell'anno) per scongiurare la chiusura degli impianti con la promessa, dall'allora amministrazione Jacopo Massaro, di arrivare ad un bando misto pubblico privato che consentisse il rinnovo degli impianti e la possibilità di accedere a contributi pubblici per rilanciare una località che i tempi di pandemia ha dimostrato essere di indiscussa attrattività.
Il presidente Molin, infatti, ricorda gli sforzi in tempi di pandemia: «Se pensiamo ai ristori ricevuti, allora la cosa giusta da fare, se avessimo guardato solo ai ricavi, era quella di tenere spenti gli impianti così avremmo preso più. Ma la nostra scelta fu rivolta all'aspetto sociale che un comprensorio come quello del Nevegàl offre. Quell'inverno di due anni fa, infatti, abbiamo registrato il pieno di club sciistici che permettevano ai ragazzi di poter praticare la disciplina dello sci, lo abbiamo fatto anche rimettendoci economicamente, dopo aver lanciato la stagione con gli stagionali a 99 euro».
Nevegàl 2021 tuttavia spera che qualcuno possa arrivare a gestire il comprensorio del Colle, anche in virtù della promessa irrevocabile di vendita con il prezzo già concordato. Si parla di 145mila euro, Iva compresa. La società darà gli impianti al Comune che acquisterà solo a fronte di un nuovo gestore. «Noi siamo pronti ad andare avanti finché ne avremo le forze», ma il l'ostacolo più grosso è la revisione straordinaria della seggiovia nel 2024, che impegnerà una spesa di 1,3 milioni di euro. Un importo impegnativo e noto.
L'assessore Franco Roccon precisa che «sotto i 630 mila euro non potevamo andare per norma di legge», e ribadisce: «noi abbiamo cercato di dare spazio a tutti, ma non possiamo fare un vestito su misura.
Il Gazzettino