Assalto al Nevegal, ma pochi sciatori. Tutti sui percorsi di trekking e ciaspe

Assalto al Nevegal, ma pochi sciatori. Tutti sui percorsi di trekking e ciaspe
BELLUNO - Più camminatori che sciatori, ieri, sul Nevegal. A fronte di un piazzale strapieno di macchine e dell’impossibilità, già da metà...

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BELLUNO - Più camminatori che sciatori, ieri, sul Nevegal. A fronte di un piazzale strapieno di macchine e dell’impossibilità, già da metà mattina, di arrivare in macchina sino alla Casera, le piste non sono apparse particolarmente frequentate, mentre il Colle brulicava di ciaspolatori e semplici camminatori. A richiamare una folla davvero importante sono state la giornata di festa e la bella giornata di sole.

PERCORSO A OSTACOLI

Ma chi si è alzato tardi o tardi è partito da casa, si è trovato nell’impossibilità di arrivare sino alla Casera, punto di partenza di passeggiate estive ed escursioni sulla neve, anche fuori dalla strada battuta, nel periodo invernale. Poco dopo aver superato il piazzale, in particolare nell’ultimo tratto, procedere in macchina è infatti diventato difficilissimo. Sia perché in molto tratti, soprattutto all’ombra, la strada era ghiacciata, con la poca neve caduta nei giorni scorsi che faceva da scivolo; sia perché la neve era stata ammucchiata ai lati della carreggiata che, a sua volta, non particolarmente larga, era diventata ancora più stretta; sia infine perché nei pochi tratti un po’ più ampi vi erano parcheggiate le macchine di chi non aveva trovato posto più in alto. Ed in alcuni punti le automobili erano parcheggiate sia a destra sia a sinistra. Un ostacolo in più per coloro che salivano e scendevano, costretti a fermarsi per far transitare i mezzi che procedevano in senso opposto. Quando poi accadeva che anche i più insistenti automobilisti si rendevano conto che non era possibile procedere oltre perché il numero di macchine che scendeva era il segnale che in alto non c’era più parcheggio, sono cominciate le manovre di retromarcia. E non sono mancate le macchine che scivolavano, pattinando sul ghiaccio. O quelle che, una volta fermatesi per la coda, non riuscivano più a ripartire ed hanno avuto bisogno di una spinta a mano per superare l’impasse. Ed effettivamente, una volta arrivati alla Casera i parcheggi tracimavano di macchine.

SULLA NEVE

Approfittando anche delle temperature abbastanza basse, sulle piste chiuse erano in funzione i cannoni per la neve artificiale. Quest’ultima, una volta sparata, verrà poi spostata sulle porzioni di pista ancora non innevate sperando che nei prossimi giorni le temperature rimangano sufficientemente fredde. Ma ieri sulla Coca Bassa, aperta il giorno prima, non c’è stato sicuramente la presenza delle grandi occasioni. Nonostante il cielo limpido, il sole ed una giornata che ha regalato panorami bellissimi a quanti sono saliti in alto. Festa anche per i bambini per i quali ieri si sono susseguite le lezioni dei maestri delle scuole di sci del Nevegal. Piste dedicate ai più piccoli che apparivano, queste sì, affollate. E festa anche per i loro genitori che si sono presi un po’ di tempo libero da trascorrere o nei vicino locali o camminando sui prati e sui sentieri vicini con questi ultimi particolarmente ghiacciati, scivolosi e anche pericolosi.

I LOCALI

Per pranzo sia la casera sia il più in alto rifugio Bristot sono stati presi d’assalto. Ma, come detto, erano più gli escursionisti che gli sciatori. Ma per tanti non è stato facile trovare un posto libero; più fortunati quelli che hanno cercato un posto a sedere in uno dei locali che si trovano nel piazzale. Ancora meglio è andata a coloro che avevano deciso di pranzare al sacco e dallo zaino hanno tirato fuori pani e bevande calde. Nel primo pomeriggio sul piazzale è comparso anche l’assessore Franco Roccon, quasi a tastare il polso ed a verificare di persona l’affluenza sul Colle e la presenza in pista. Più che soddisfacente, si diceva, la prima; deludente la seconda. 

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Il Gazzettino