BELLUNO - L’Ulss n.1 Dolomiti “salva” le neurologie di Belluno e Feltre dopo il rischio chiusura per carenza di specialisti. Ieri ha debuttato, in via...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I SERVIZI CONTINUANO
La nuova formula, ritenuta l’unica in grado di tenere in piedi i punti di entrambi gli ospedali, riguarda sia il ricovero che il servizio ambulatoriale. Quest’ultime attività, in particolare i trattamenti per i pazienti con sclerosi multipla e le prestazioni con priorità brevi, continueranno ad essere garantite in entrambi i presidi di Belluno e Feltre, così come le attività di ricovero. Sono state sviluppate, infatti, delle reti e dei protocolli tra operatori e specialisti degli ambiti di emergenza, urgenza ed internistica, per individuare il setting di cura più appropriato per il ricovero del paziente in base alle sue caratteristiche. Attualmente, nell’azienda sociosanitaria dolomitica, sono in servizio sette medici neurologi, di cui due direttori Unità operativa complessa, tre a Belluno e quattro a Feltre, dove opera anche un libero professionista.
«MOLTI TENTATIVI»
«In queste settimane – assicurano dall’Ulss – si sono susseguite diverse azioni a tutto campo per individuare nuovi professionisti e trovare strategie organizzative per garantire, come fatto, le attività di entrambe le neurologie». In particolare, il 18 maggio scade un ulteriore bando di concorso per medici neurologi, che sarà espletato nel più breve tempo possibile. «Si auspica – aggiunge l’azienda – possa portare nuovi professionisti». Sono inoltre state attivate altre modalità di reperimento delle risorse umane con bandi sempre aperti a tempo determinato e per contratti in libera professione. A questi percorsi per reperire medici si aggiunge la serie di convenzioni operative con altre aziende, in particolare sono in corso accordi con l’Ulss Marca Trevigiana per aumentare il numero di turni in convenzione disponibili per il presidio di Belluno.
ASSEMBLEA DEI CITTADINI
Nel frattempo non si abbassa la guardia sul fronte sanitario visto e vissuto dai cittadini. Dopo la grande manifestazione regionale di Vicenza dello scorso 15 aprile, si sta preparando un momento di riflessione e di organizzazione sulle prossime iniziative anche nella provincia di Belluno. La rete provinciale “Giù le mani dalla sanità bellunese” propone per sabato 13 maggio, alle 15.30, all’ex Casa rossa – Parco comunale di Ponte nelle Alpi, un’assemblea generale aperta a tutti i cittadini, comitati, sindacati, amministrazioni pubbliche, associazioni, mondo del lavoro e delle professioni sanitarie per rilanciare la sanità pubblica, mettendo al centro la salute e il benessere delle persone.
«SIAMO IN SOFFERENZA»
«Come tutto il territorio nazionale, la nostra provincia soffre ancor di più della carenza di servizi e di personale, medici, infermieri, che compromette l’efficacia e, a volte, la mancanza di cure – afferma la rete –. Tutti viviamo questa situazione ed è per questo che ci dobbiamo unire e lottare insieme: malati, personale sanitario, amministrazioni locali, associazioni, lavoratori». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino