VENEZIA - «Le due banchine per altrettante mega navi porta container da realizzare all'interno della diga davanti al porto di Malamocco? Non chiamatelo porto offshore in...
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Ne ha parlato ieri Pino Musolino, neopresidente dell'Autorità portuale, a Ca' Farsetti a margine della sottoscrizione del decimo accordo Venice Blue Flag. «Non è più il tempo di realizzare grandi opere a debito. Perlomeno, non sarò io a farle - ha aggiunto Musolino con riferimento al progetto di porto offshore caro al suo predecessore Paolo Costa -. Stiamo esaminando anche gli aspetti giuridici connessi all'idea originaria di scalo (tradotto: la progettazione affidata ai cinesi per 4 milioni di euro, ndr). L'intenzione è di risolvere le cose prima che diventino emergenza o problema, privilegiando soluzioni concrete, cantierabili, economicamente sostenibili e tali da non compromettere l'operatività e l'accessibilità delle strutture esistenti. Questa città ha già subito troppi traumi a livello di grandi opere. I soldi pubblici, poi, sono sacri e io voglio limitarmi al realizzabile e al finanziabile. Sul resto, a pronunciarsi saranno i miei successori, se lo vorranno». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino