Neoplasie, all'ospedale di Borgo Trento arriva il nuovo acceleratore lineare: una macchian intelligente e super precisa

Neoplasie, all'ospedale di Borgo Trento arriva il nuovo acceleratore lineare: una macchian intelligente e super precisa
VERONA - È entrato in funzione da pochi giorni e i primi pazienti sono già stati sottoposti a terapia. Si tratta del nuovo acceleratore lineare TrueBeam, installato...

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VERONA - È entrato in funzione da pochi giorni e i primi pazienti sono già stati sottoposti a terapia. Si tratta del nuovo acceleratore lineare TrueBeam, installato alla Radioterapia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, all'ospedale di Borgo Trento, diretta dal dottor Renzo Mazzarotto.

Una strumentazione del valore di oltre 2 milioni di euro, finanziata con i fondi Pnrr

Questa apparecchiatura di ultima generazione permette di curare le neoplasie riducendo l'irradiazione al tessuto sano limitrofo. Il nuovo acceleratore TrueBeam è in grado di trattare masse tumorali di medie dimensioni ed è dotato di accessori che consentono l'erogazione di trattamenti anche in sedi corporee particolarmente delicate.

I trattamenti di neoplasie della mammella sinistra, dei polmoni e del mediastino sono complessi sia perché caratterizzati dal movimento del volume da bersagliare e sia per la presenza degli organi a rischio limitrofi.

Nella UOC di Radioterapia della AOUI di Verona vengono erogati ogni anno circa 1800 trattamenti radianti su pazienti, sia adulti che pediatrici, con neoplasie in qualsiasi sede corporea. L'attività ambulatoriale viene svolta da 13 medici specialisti in radioterapia, suddivisi in gruppi di medici con competenze particolarmente approfondite in 2 o al massimo 3 patologie neoplastiche. Attualmente nel reparto di Radioterapia sono attivi 3 apparecchi.

«Si tratta - ha spiegato Mazzarotto - di una macchina intelligente dotata di dispositivi che permettono il trattamento millimetrico della zona malata, limitando l'esposizione del tessuto sano limitrofo. Questa modalità risulta particolarmente utile nel trattamento delle neoplasie della prostata, del polmone e del fegato. La scelta di un apparecchio con queste particolari caratteristiche è stata effettuata pensando ad un'integrazione con le tecniche degli apparecchi già disponibili per avere modalità diverse di trattamenti radianti e poter offrire a ciascun paziente la cura più utile per la sua specifica situazione clinica».

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Il Gazzettino