Neonato scosso in culla, i medici: «Non c'è più attività cerebrale», pronti a staccare la spina

Neonato scosso, i medici: «Non c'è più speranza», pronti a staccare la spina
PADOVA  Non presenta più alcuna attività cerebrale il piccolo di 5 mesi che da sabato scorso si trova in coma, ricoverato in terapia intensiva nella Pediatria...

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PADOVA  Non presenta più alcuna attività cerebrale il piccolo di 5 mesi che da sabato scorso si trova in coma, ricoverato in terapia intensiva nella Pediatria dell'ospedale di Padova, dopo essere stato scosso violentemente dalla mamma mentre veniva cullato. Lo si apprende da fonti mediche dell'ospedale. La commissione chiamata a valutarne la morte cerebrale dovrebbe esprimersi sul caso entro qualche ora. Se stabilirà che il piccolo è clinicamente morto verranno staccate le macchine che lo stanno tenendo in vita.


 A questo punto anche le accuse mosse alla madre cambierebbero, da lesioni gravissime a omicidio colposo. È stata la donna, una 29enne di Mestrino (Padova), ma di origini vicentine,  a spiegare di aver scosso violentemente il piccolo all'alba di sabato 21 dicembre: il bambino non dormiva da oltre due ore e la giovane madre - in completa incoscienza, secondo la versione del suo avvocato, Leonardo Massaro - l'avrebbe scosso violentemente per poi appoggiarlo sul lettino. È stata la stessa donna poi a chiamare il 118 e a confessare di aver fatto del male al piccolo: «Non dormiva, l'ho cullato troppo forte».

Mentre la sorte del bimbo è purtroppo ormai segnata, resta da capire quale sarà l'esito della vicenda giudiziaria della giovane madre. I due medici legali consulenti della Procura di Padova dovranno stabilire se ci si trovi a pieno titolo davanti ad un caso di «shaken baby syndrome», sindrome del bimbo scosso, che provoca seri danni cerebrali e neurologici, nonché la morte. Secondo l'avvocato Leonardo Massaro, che difende la donna, la mamma non si sarebbe resa conto di quello che stava facendo. Un black-out di pochi secondi, nel quale sarebbe stata completamente incosciente, salvo riprendersi qualche secondo dopo che aveva appoggiato il piccolo sul lettino.
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Il Gazzettino