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CONEGLIANO (TREVISO) - Trentacinque anni di dischi a Conegliano e il coronamento del sogno di trasformare la passione viscerale per la musica in un lavoro. Lo storico negozio di dischi Jungle Records taglia il traguardo dei 35 anni di attività e festeggia sabato 2 dicembre dalle 21 al Radiogolden di piazza San Martino con un rock party a cui sono invitati clienti, amici, appassionati e la cittadinanza tutta. Un’avventura, quella dei due soci fondatori del record store Renzo De Stefani e Gigi Buso, iniziata la vigilia di Natale del 1988, quando, giovani e squattrinati, decidono di aprire un negozio di dischi in via Maset dando battesimo alla loro più grande avventura.
LA STORIA
Nel negozio confluiscono esperienze precedenti e parallele: la cogestione di una delle prime radio libere del Veneto, Radio Base ’81, volano per la divulgazione della musica underground e riferimento per l’organizzazione di importanti concerti di band come Dissidenten e Litfiba, e il contributo attivo alla programmazione musicale di una tra le maggiori discoteche rock d’Italia, il leggendario Mithos Rock Club di Meolo. «Sul finire degli anni Ottanta - spiega Buso - si faticava a trovare dischi che non fossero le solite distribuzioni delle etichette maggiori. La mancanza di reperibilità di dischi cosiddetti ‘minori’ è stata quindi la leva principale. Eravamo spinti dalla passione e non avevamo una lira, ma il feedback che veniva da chi ci frequentava era positivo». «Poter lavorare con la musica - aggiunge De Stefani - era il sogno che avevo fin da bambino e in particolare proprio in un negozio di dischi, credendo a ragione che fosse la sintesi perfetta tra la mia passione per la musica e quella curiosità che mi portava a scoprire sempre nuove tendenze musicali da tutto il mondo».
LA SFIDA
Con la bussola della passione, la luce della competenza e l’amore per la ricerca, Renzo e Gigi hanno iniziato a orientare i clienti nella giungla della musica e dell’enorme quantità di produzioni di quegli anni, ascoltando, selezionando e reperendo le novità del panorama indipendente. «Nel corso degli anni - racconta De Stefani - il nostro negozio è diventato un punto d’incontro e discussione sui nuovi generi e sulle nuove band. Ricordiamo con affetto i tanti appassionati che ancora si trovano puntualmente alla Jungle Records di sabato per scambiarsi pareri e informazioni sulle nuove uscite. Questo ci ha sempre gratificato e ci ha dato la carica per proseguire». Luogo di incontro e di riferimento, che nel 1999 si trasferisce nella vicina via Matteotti - dov’è tuttora - e che rappresenta un raro esempio di attività commerciale resistente e impermeabile a mode e cambiamenti epocali come la rivoluzione della musica digitale. «La nostra passione nel raccogliere, catalogare e selezionare il ‘prodotto fisico’ - sottolinea De Stefani - ci ha traghettato in questa nuova era dove prevale l’edizione da collezione. Ora il cliente tipo è un ascoltatore attento, critico, collezionista ed esigente. Nel negozio non trova solo il supporto fisico, ma anche lo scambio di pareri. È solo grazie a queste combinazioni che al giorno d’oggi può esistere ancora un negozio di dischi». E non c’è algoritmo che possa reggere al confronto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino