ABANO TERME - Dopo i mendicanti, i lavavetrine abusivi in pieno centro. L'isola pedonale di Abano, nonostante il potenziamento dei controlli da parte della Polizia locale,...
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L'ultimo episodio risale a lunedì scorso, quando nella centralissima via Jappelli, hanno fatto la loro comparsa tre lavavetri che hanno iniziato a "battere" con insistenza i negozi che si affacciano sulla strada. Subito è partita la segnalazione ai vertici dell'Ascom. «Alcuni dei nostri associati hanno anche scattato delle foto per documentare l'ennesima, incredibile vicenda - spiega il presidente dell'ente di categoria Michele Ghiraldo - Si tratta di tre persone, due uomini e una donna, quasi certamente provenienti dall'Est europeo, che utilizzano una singolare tattica, sottilmente intimidatoria».
Poi Ghiraldo entra nel dettaglio: «Si presentano in un negozio e uno dei tre chiede cinque euro per lavare la vetrina. Sono tutti muniti di spazzole e detergente. Alla risposta negativa dell'esercente, gli altri due iniziano ad aggirarsi fra gli scaffali, toccando e spostando la merce. Un comportamento spavaldo, come a lanciare un messaggio: è meglio che accetti, altrimenti potremmo crearti dei guai. A quel punto, alcuni colleghi hanno accettato di farsi pulire i vetri. E alla fine, invece di cinque euro, se ne sono sentiti chiedere quindici. Evidentemente - conclude ironico - anche gli altri due avevano diritto alla loro quota». Del fatto è stata avvertita la Polizia municipale che ha avviato delle indagini.
«Episodi di questo genere continuano purtroppo a verificarsi - prosegue Ghiraldo - e come categoria abbiamo deciso di correre ai ripari attivando un sistema di segnalazione fra noi negozianti con l'utilizzo dell'applicazione Whattsapp. In questo modo siamo sempre all'erta e possiamo informare le forze dell'ordine nel giro di pochi minuti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino