Negozi "a tempo" per riaprire le botteghe nei centri storici cittadini

Negozi "a tempo" per riaprire le botteghe nei centri storici cittadini
VENEZIA - Due negozi sfitti su dieci, solo in centro a Mestre, anche di più in alcuni quartieri periferici e centri dei Comuni della città metropolitana. Per non...

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VENEZIA - Due negozi sfitti su dieci, solo in centro a Mestre, anche di più in alcuni quartieri periferici e centri dei Comuni della città metropolitana. Per non parlare di Venezia, dove più che le botteghe sfitte a preoccupare è la sparizione dei negozi di vicinato, a vantaggio di quelli votati al turismo di basso livello.


E proprio per rivitalizzare il commercio di vicinato, secondo Confesercenti e Confedilizia, una soluzione può essere quella dei temporary shop, negozio temporanei, secondo il modello della galleria Barcella ma anche rivista in chiave di nuove imprese creative e innovative, esperimenti commerciali transitori agevolati sotto l'aspetto fiscale e burocratico. Su questa idea le due associazioni di categoria hanno sviluppato una convenzione, presentata ieri mattina nella sede mestrina di Confesercenti.  «Uno dei grandi problemi che i nostri centri stanno vivendo - commenta Maurizio Franceschi, direttore di Confesercenti Venezia - è quello dei negozi sfitti. Al tempo stesso però si registra anche un fenomeno nuovo, quello dei negozi temporanei, che in alcuni luoghi sta rappresentando un'ottima alternativa alle vetrine spente. Attività che richiedono però una semplificazione delle procedure, quindi un adeguamento della normativa nazionale e un alleggerimento burocratico e fiscale anche da parte dei Comuni e la Regione»...

 
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Il Gazzettino