La 'ndrangheta «è presente in quasi tutte le regioni italiane nonché in vari Stati, non solo europei, ma anche in America - negli Stati Uniti e in Canada -...
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«Continuano, poi, ad essere sempre solidi, i rapporti con le organizzazioni criminali del centro/sud America con riferimento alla gestione del traffico internazionale degli stupefacenti, in primis la cocaina, affare criminale in cui la ndrangheta continua mantenere una posizione di assoluta supremazia in tutta Europa», afferma la Relazione.
In particolare, nel nord Italia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Toscana «sono territori in cui l'organizzazione criminale reinveste i cospicui proventi della propria variegata attività criminosa, nel settore immobiliare o attraverso operatori economici, talvolta veri e propri prestanome di esponenti apicali delle diverse famiglie calabresi, talaltra in stretti rapporti con esse, al punto da mettere la propria impresa al servizio delle stesse».
Piemonte e Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna ed Umbria, «sono regioni in cui, invece, vari sodalizi di ndrangheta hanno ormai realizzato una presenza stabile e preponderante, talvolta soppiantando altre organizzazioni criminali - così come avvenuto, per esempio, in Piemonte con le famiglie catanesi di Cosa Nostra - ma spesso in sinergia o, comunque, con accordi di non belligeranza, con le stesse, fenomeno riscontrato in Lombardia ed Emilia Romagna, ove sono attivi anche gruppi riconducibili alla Camorra o a Cosa Nostra». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino