TESSERA (VENEZIA)- C’è chi aspetta una chiamata a distanza, motore acceso e marcia ingranata. C’è chi, invece, pazienta più a lungo, rimanendo...
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CAOS VIARIO
La lotta per la conquista del mercato, però, poi finisce in strada. Dall’aeroporto a piazzale Roma, il viavai dei furgoni è costante. Il Marco Polo, soprattutto in certe fasce orarie, è sotto assedio: dalla zona taxi e fronte arrivi, dove i mezzi sono in costante movimento, alle aree di sosta perimetrali. E non solo quelle concesse: c’è chi si ferma a lato strada, in via Orlanda, chi aspetta con le quattro frecce lungo la rotatoria di ingresso al Marco Polo. “Sfanalate”, clacson, qualche gestaccio e finta di niente. Si esce dall’aeroporto, si procede verso il centro di Mestre, e la situazione non cambia, anzi in alcuni frangenti peggiora. Favaro, Campalto, Tessera: posti bianchi e posti blu sono occupati quasi esclusivamente da furgoncini neri o grigi. Una scacchiera bicolore che, però, limita la circolazione dei residenti, che ora sono sul piede di guerra. L’altro frangente è la guida (in alcuni casi decisamente troppo) sportiva: in questo mestiere più corri, più guadagni, è semplice matematica. E più di qualche comitato cittadino, nei mesi scorsi, aveva lamentato l’eccessiva velocità dei mezzi con conducente. Uno di questi, giovedì pomeriggio, ha investito il pensionato di Campalto.
Davide Tamiello
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Il Gazzettino