La nave Mare Jonio torna nel mediteraneo e salva subito 43 persone. A bordo della Ong anche un veneziano e un trevigiano

La nave della Mediterranea Saving Humans è partita per la sua 14esima missione. Ha individuato dopo poche ore una barca in ferro che stava affondando a 40 miglia da Lampedusa

La nave Mare Jonio torna nel mediteraneo e salva subito 43 persone
Ieri sera "Mare Jonio", la nave di "Mediterranea Saving Humans", è salpata dal porto di Trapani, dirigendosi verso il Mediterraneo centrale per la...

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Ieri sera "Mare Jonio", la nave di "Mediterranea Saving Humans", è salpata dal porto di Trapani, dirigendosi verso il Mediterraneo centrale per la quattordicesima missione di monitoraggio e osservazione in mare. Si tratta dell’unica nave della Flotta Civile battente bandiera italiana e vede come armatore il veneziano Beppe Caccia. A bordo l'attivista trevigiano Danny Castiglione. Dopo poche ore ha intercettato una barca in ferro che stava affondando, 40 miglia a sud-ovest di Lampedusa. Ha così soccorso 43 persone in pericolo di vita: tra loro 4 donne, un bambino e diversi minori non accompagnati.


 
«Dopo settimane di controlli continui da parte delle Autorità italiane (l'ultima ispezione a bordo è avvenuta due ore prima della partenza), nonostante siano state minacciate conseguenze penali fino all'arresto nel caso in cui non fossero state scaricate tutte "le attrezzature e gli equipaggiamenti di soccorso" dalla nave, abbiamo finalmente preso il largo» ha comunicato la capomissione a bordo Sheila Melosu. «Siamo felici di poter tornare a operare in mare. In questi mesi, le navi della Flotta Civile sono riuscite a salvare migliaia persone in pericolo, decine di migliaia sono state soccorse dalla Guardia Costiera italiana o riuscite ad arrivare in autonomia, ma purtroppo da inizio anno - continua - oltre 2300 hanno perso la vita nel Mediterraneo. Nelle prossime ore saremo finalmente di nuovo là dove bisogna stare. Perché anche solo una nave in più fa la differenza tra la vita e la morte in mare».
  

«Il Governo ha cercato di creare ogni tipo di cavillo burocratico - dichiara invece Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans - per impedire alla Mare Jonio di tornare in mare. In realtà, la volontà politica di fermare l’unica nave della Flotta Civile battente bandiera italiana è chiara nel quadro della propaganda governativa che criminalizza le persone migranti e chi è solidale con loro. E cerca di togliere dal mare testimoni scomodi della collaborazione con Libia e Tunisia. Ma noi non ci siamo arresi ed ora eccoci qui - conclude - di nuovo nel Mediterraneo, dove dobbiamo stare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino