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DOMEGGE - Un parto in casa, come una volta. È successo a Vallesella di Cadore, ieri mattina alle 5.31. La bimba si chiama Malindi Corona e non potrà raccontare di essere venuta alla luce in ospedale, tra forcipi e anestetici. Ma potrà invece narrare di quella notte, in cui i genitori l'hanno messa al mondo in una stanza della propria casa, con tanto amore e un po' d'angoscia. A mamma Michela Panciera all'improvviso si sono rotte le acque e aspettare ancora era ormai diventato impossibile. È quindi iniziato il parto precipitoso che fortunatamente è andato a buon fine, grazie al supporto di medico e infermiere del Suem. Quindi la gioia di papà Michele. La donna era già mamma di una bimba e l'esperienza del primo parto deve aver giocato un ruolo fondamentale per poter vivere con la necessaria serenità l'accaduto.
LA CHIAMATA
La famiglia, appena capito che non c'era tempo da perdere, ha chiamato il Suem 118 che in pochi minuti ha raggiunto l'abitazione.
LE FOTO DI RITO
Entrambe stanno bene e non sono mancate le foto di rito, una volta passata la paura, per testimoniare il lieto evento. Un episodio d'altri tempi, quando partorire in casa non era di certo una notizia. Fino agli Anni 50, infatti, i parti avvenivano tra le mura domestiche, salvo poi lasciare spazio alle cure delle strutture ospedaliere. Il direttore generale Maria Grazia Carraro ha espresso le proprie congratulazioni alla coppia. La soddisfazione per la nascita e anche per le modalità in cui è avvenuta si sono presto diffuse nella comunità cadorina che ha accolto con felicità e sorpresa la notizia. Insomma, benvenuta Malindi.
D.C.
Il Gazzettino