PORTROGRUARO (VE) - Chat segrete su Telegram con messaggi che si autodistruggono una volta letti. Un profilo Facebook falso per contattare gli amici e 14 carte di credito...
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martedì, alle 5.30, gli uomini della Dia sono andati a perquisire la villa di Gaiatto. La Romani è stata collaborativa, ha mostrato anche un nascondiglio ricavato in una parete in cartongesso della mansarda, dove aveva riposto le lettere di Gaiatto inviate dal carcere e due telefoni.
In mansarda è stata sequestrata anche una busta con appunti a matita (nomi, numeri di telefono italiani e stranieri, indirizzi e-mail e password). Tra gli oggetti da sequestrare c'erano anche schede telefoniche e un mazzo di chiavi di palazzo Muschietti di Portogruaro. Erano sparsi su un tavolo. Gli investigatori verbalizzavano e riponevano tutto in una borsa, quando si sono accorti che mancava la busta e un telefonino. Riparte la perquisizione. La busta viene trovata fuori dalla finestra del bagno. E a quel punto la Romani fa ritrovare un'iPhone 6 facendolo cadere a terra sollevando dei fogli sopra la libreria. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino