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PADOVA - È partito in occasione dell'8 marzo un progetto di sostegno alle donne: una serata solidale in aiuto a coloro che lottano contro le mutazioni Brca. «Si tratta di un progetto a cui teniamo molto, parallelo all'obiettivo della nostra associazione che sceglie di rivolgersi principalmente ai giovani per informare e sensibilizzare. Finalmente ora possiamo vederlo prendere vita e non potremmo essere più grati di così per gli aiuti che stiamo ricevendo». Chiara Balista spiega con parole commosse l'iniziativa di Brave, associazione di cui è presidente: «L'obiettivo che ci siamo prefissate è quello di raccogliere fondi a sufficienza per donare un'apparecchiatura laser all'Azienda Ospedale Università di Padova. Si tratta di un macchinario che spesso hanno solamente i privati e usufruirne costa parecchio denaro, in Veneto al momento non ce ne sono. Non troviamo corretto che manchi un servizio fondamentale per un problema così importante, per questo noi vogliamo donare l'apparecchio all'Aop per far sì che tutte coloro che soffrono della nostra patologia possano vivere al meglio la loro difficile condizione».
Il primo passo per raggiungere l'obiettivo è stato la serata solidale svoltasi durante la Festa della Donna: un appuntamento conviviale all'Antica trattoria Al Bosco, con i costi della cena e del servizio completamente offerti dall'ostessa Stefania Daniele per devolvere l'intero ricavato in beneficenza, che ha già il numero massimo di 80 invitati, registrando il sold out. L'apparecchio, spiega Chiara, servirà a trattare i casi di atrofia vaginale che si possono verificare nei soggetti vittima delle mutazioni Brca, a causa della menopausa farmacologica indotta dalle cure, o della menopausa chirurgica dovuta all'asportazione delle ovaie.
Il Gazzettino