Caos Lega a Musile, se ne va un altro assessore dal partito, Alberto Negro

MUSILE DI PIAVE Caos Lega, se ne va un altro assessore
MUSILE DI PIAVE - Ormai è emorragia di leghisti a Musile. Dopo l’addio alla Giunta e alla Lega delle due assessore Francesca Simiele e Elisa Pierobon, anche lo...

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MUSILE DI PIAVE - Ormai è emorragia di leghisti a Musile. Dopo l’addio alla Giunta e alla Lega delle due assessore Francesca Simiele e Elisa Pierobon, anche lo storico militante Alberto Negro lascia il partito dopo 27 anni. E pure l’assessore leghista Giovanni Ferrazzo dà le dimissioni dalla carica di governo della città, pur assicurando di voler rimanere nel partito.


Esce dalla Lega “con molta tristezza nel cuore e rammarico per quanto la coscienza mi ha imposto di fare” afferma in una nota l’ingegner Alberto Negro, iscritto alla Lega dal giugno 1994, che a Musile è stato presidente del Consiglio comunale durante la seconda Giunta Forcolin ed ha ricoperto l’incarico di direttore dell’Agenzia veneta per l’innovazione del settore primario (ex Veneto Agricoltura). «La gestione con “ordini” che arrivano dall’alto dove la base non è ascoltata e non può parlare, con decisioni che la catena di comando prende autonomamente, per le quali i militanti possono solo adeguarsi, fare gazebo e raccogliere le firme, nulla più, non mi faceva più sentire utile e parte di questo partito» sostiene Negro, precisando le ragioni delle sue dimissioni da militante leghista.
Ma aggiunge anche critiche alla sindaca leghista Silvia Susanna, candidata alla riconferma nelle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre. «La sindaca di Musile - dice Negro -, che decide di non coinvolgere una parte dei militanti che cinque anni fa hanno fortemente contribuito a farla eleggere, escludendoli a priori, ritenendo di poter fare tutto da sola, assieme alla responsabile di sezione, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso».
Abbandona la Giunta l’assessore allo Sport Giovanni Ferrazzo, che in precedenza era stato indicato vicino alle due assessore dimissionarie Simiele e Pierobon. Ferrazzo dice di lasciare l’incarico per ragioni “strettamente personali”. E aggiunge poi che «per motivi di lavoro, non parteciperò alla prossima campagna elettorale. Confermo la volontà di rimanere all’interno della Lega e rimango a disposizione del partito per nuove sfide future».

A questo punto la sindaca Susanna, che finora non aveva ribattuto agli attacchi, decide di rompere gli indugi. «Fino ad oggi non ho volutamente risposto ad alcuna provocazione - sottolinea - e non ho inteso fare alcuna polemica perché il mio stile non è quello di far perdere tempo ai cittadini con le “beghe” politiche, ma quello di lavorare per portare a casa dei risultati per la città che rappresento. Credo però che, a questo punto, sia doveroso da parte mia un intervento, se non altro per dire che tutto ciò che sta accadendo, comprese le dimissioni di tre assessori a un mese delle elezioni, è il frutto di una strategia ben precisa con alla base motivazioni tutt’altro che nobili, tese solo a creare il caos per ragioni personali e a gettare discredito sulla mia persona su più fronti». «Mi sono assunta l’impegno con il mio partito, la Lega, che mi ha sostenuto in tutto questo periodo di attacchi e mi sostiene e anche con Forza Italia e Fratelli d’Italia, che mi hanno dimostrato vicinanza e collaborazione -continua la prima cittadina di Musile - e quindi presenterò la mia lista e manterrò la parola data, ma ribadisco che questo modo di far politica non mi appartiene smarcandomi completamente da certi comportamenti».
 

 

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Il Gazzettino