Musile. Fermato il party privato all'After Caposile, il blitz delle forze dell'ordine interrompe i festeggiamenti

Fermato il party privato all'After Caposile, il blitz delle forze dell'ordine interrompe i festeggiamenti
MUSILE - Blitz delle forze dell'ordine all'After Caposile. Massiccio intervento, nel pomeriggio di domenica, in una operazione coordinata dai carabinieri della compagnia...

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MUSILE - Blitz delle forze dell'ordine all'After Caposile. Massiccio intervento, nel pomeriggio di domenica, in una operazione coordinata dai carabinieri della compagnia di San Donà di Piave, con il nucleo antisofisticazioni e il nucleo ispettorato del lavoro, ma anche guardia di finanza, polizia locale e vigili del fuoco. La lente d'ingrandimento su un esercizio, gestito con la formula del "club" (quindi riservato solo agli appartenenti allo stesso), molto conosciuto soprattutto dai giovani. La proprietaria dell'immobile (seguita dallo studio legale Roberta Nesto) e che si è detta favorevole ai controlli delle forze dell'ordine per una questione di tutela della sicurezza, concede in affitto lo stesso ad un Family Club per l'organizzazione di feste, After Caposile per l'appunto, a date prestabilite; in occasione delle stesse, mette a disposizione unicamente il servizio di beverage, risultando, pertanto, completamente estranea a tutta la gestione degli eventi. Uno di questi era, dunque, previsto per domenica.

I CONTROLLI

All'arrivo delle forze dell'ordine tutto è stato interrotto e sono stati avviati serrati controlli dentro e fuori il Club. Sulla vicenda vige il più stretto riserbo delle forze dell'ordine, per cui non è dato a sapere l'ambito di intervento e l'esito dei controlli stessi. Il Club, come ricordato dal suo presidente provinciale, Franco Polato, non risulta iscritto al Silb-Fipe, il sindacato che tutela gli imprenditori del mondo della notte. «Non posso commentare quanto accaduto ha precisato in quanto non sono a conoscenza dei motivi che hanno indotto le forze dell'ordine a effettuare i controlli e, di conseguenza, gli eventuali risultati. Ma a prescindere da quanto dovesse emergere da questa operazione, non posso che ribadire la linea della nostra associazione e mia personale: Silb-Fipe ha sempre combattuto, e continuerà a farlo, per la legalità, per il rispetto delle regole e per la massima tutela di quanti frequentano i nostri locali, soprattutto i giovani. Da questo punto di vista Silb-Fipe ha sempre collaborato fattivamente con le forze dell'ordine ed è stata essa stessa promotrice di iniziative a tutela di imprenditori e frequentatori. Ricordo, ad esempio, che è partita da noi l'idea, diventata progetto, di collaborare con il Sert dell'Azienda sanitaria, per avere un mezzo, con i relativi operatori, all'esterno dei locali. Oppure i protocolli che, in passato, sono stati sottoscritti con il Ministero, grazie alla spinta del compianto Renato Giacchetto, mio predecessore nel veneziano e presidente nazionale. Gli strumenti ci sono, la volontà di creare degli ambienti "sani" e dove si pensa solo a divertirsi c'è. Chi, dunque, vuole stare al di fuori delle regole è da condannare. Noi continueremo con la nostra azione di tutela. E ringraziamo le forze dell'ordine per il lavoro che svolgono». Ed a proposito di collaborazione, anche quest'anno a Jesolo, in previsione dell'avvio della stagione estiva, ci sarà l'incontro organizzato come Silb Fipe Confcommercio con, da una parte, i gestori e, dall'altra, i responsabili delle varie forze dell'ordine.

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Il Gazzettino