La musica che porta ricordi, Tomio e le colonne sonore delle serie Netflix

Lorenzo Tomio
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TREVISO - C'è un mondo di incredibile vitalità per la musica legata all'audiovisivo. Non solo cinema, ma anche il cosmo di Netflix regala soddisfazioni. E soprattutto lavoro. Di questo mondo ha scelto di essere parte Lorenzo Tomio, chitarrista e compositore trevigiano, che da anni vive e lavora a Roma. Dopo molto tempo alla Garbatella ha scelto di spostarsi e lavorare nella tranquillità di Magliano Sabina, dove compone e crea colonne sonore di successo. Presto l'overworking dell'ultimo anno arriverà sul piccolo e sul grande schermo.

LA NOVITÀ
«È appena andata in onda su Sky la prima puntata della decima stagione del Barlume, che quest'anno per festeggiare l'anniversario consta di 3 film da un'ora e mezza contro i due degli anni passati - racconta Tomio - Il cast è sempre quello delle stagioni precedenti, con Guzzanti, Fresi, Timi, Mascino, Bentivoglio. È sempre un grandissimo divertimento fare questo lavoro». L'anno appena concluso ha visto l'uscita al cinema di Dampyr, il film di Riccardo Chemello con un budget di 15 milioni di euro tratto da un fumetto della Bonelli, un film che è stato acquistato da Sony Pictures che lo distribuirà in tutto il mondo. Tra gli attori Frida Gustavsson (protagonista di Vikings: Valhalla serie Netflix), ma anche attori da Il trono di spade come Luke Roberts e Sebastian Croft o da The Walking Dead. «La scelta della produzione- spiega ancora Tomio- è stata quella di rendere disponibile la colonna sonora sia in formato vinile che digitale. Per questo lavoro ho potuto contare su un'orchestra importante (40 archi, 15 ottoni, 40 coristi), molti solisti (tra cui i trevigiani Massimo Raccanelli, Francesca Cescon, Roberto Durante) e collaboratori internazionali tra i quali Francesco Donadello (fonico di mix delle musiche di Chernobyl la serie o Tar il film presentato a Venezia) e Anthony Weeden (orchestratore e direttore d'orchestra, collaboratore stabile di Jóhann Jóhannsson)».

IL PREMIO UBU


Due settimane fa invece, uno spettacolo per cui ha scritto la colonna sonora che esegue dal vivo ha vinto il Premio Ubu per il miglior progetto sonoro/musica originale. Lo spettacolo si chiama Ashes ed è della compagnia, di base a Roma, Muta Imago. E poi grande soddisfazione è stata anche Tutto chiede salvezza serie Netflix molto apprezzata dalla critica, uscita lo scorso ottobre per la regia di Francesco Bruni, basata sul libro omonimo di Daniele Mencarelli (vincitore del premio Strega Giovani). «É una serie che è rimasta nella top 10 di Netflix Italia per 10 settimane e che è stata molto apprezzata sia dalla critica che dal pubblico-commenta il compositore- Tratta della salute mentale ma con grande umanità e rispetto». Tra gli attori, anche il padovano Andrea Pennacchi, il celebre Pojana. Tomio ha collaborato inoltre anche ad un documentario che è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma, si chiama Life is (not) a game di Antonio Valerio Spera e parla degli ultimi due anni vissuti da tutti noi ma attraverso gli occhi della street-artist Laika, una sorta di Banksy italiana di cui non si conosce l'identità. «Un anno di grande impegno ma di ampie soddisfazioni- sintetizza infine il compositore trevigiano- il mondo delle serie e del cinema ha grande fame di musica e per noi rappresenta un bacino importante di lavoro».

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Il Gazzettino