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TEOLO - La Procura ha aperto un’indagine sulla morte del musicista Giulio Guariento di 34 anni, stroncato da una overdose di cocaina. Il pubblico ministero Andrea Zito ha istruito un fascicolo, al momento contro ignoti, per spaccio. L’obiettivo è individuare chi ha ceduto la dose fatale al chitarrista. Lo spacciatore, se “pizzicato”, potrebbe anche essere incriminato per il reato di morte come conseguenza di un altro delitto.
IL FATTO
Guariento, originario di Mantova, da un paio di anni aveva affittato una casa a Castelnuovo a due passi dalla chiesa.
I CARABINIERI
Gli uomini dell’Arma nell’abitazione hanno infatti trovato tracce di cocaina. Guariento è deceduto a causa di una overdose. A più riprese aveva tentato di disintossicarsi, entrando anche nel programma di recupero di una comunità. E sembrava avere vinto la sua battaglia, ma purtroppo a cavallo tra i giorni di lunedì e martedì ha incontrato l’uomo sbagliato. Gli inquirenti stanno dando la “caccia” allo spacciatore che gli ha ceduto la dose fatale. Il telefono cellulare del chitarrista è stato posto sotto sequestro, e i carabinieri lo stanno passando al setaccio per analizzare le chiamate in entrata e in uscita, e i messaggini su WhatsApp. È necessario ricostruite le ultime ore del 34enne, musicista apprezzato da diverse band emergenti come è pubblicato nel suo profilo Facebook. La sua passione era la musica, ma per guadagnarsi da vivere conduceva da qualche anno un’attività commerciale affittando, in società con la fidanzata, degli appartamenti in centro a Padova, in via Rogati, come bed & breakfast.
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Il Gazzettino