Musica sacra e recital per il festival che vuole integrare gli immigrati

Musica sacra e recital per il festival che vuole integrare gli immigrati
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PORDENONE - Vie della Pace con il Festival internazionale di musica sacra a Pordenone, per la direzione artistica di Franco Calabretto e di Eddi De Nadai. Domani, sabato 18 novembre, alle 20.30, si apre nella Casa di Accoglienza della Madonna Pellegrina di Pordenone il percorso dedicato alle esperienze musicali interetniche con il coinvolgimento di immigrati nel territorio.


Primo appuntamento con Christian music for Peace, il concerto proposto dal Gruppo Effata Franciscan Band con musica e canti sul filo rosso della Christian Music Americana, un genere che unisce le persone con l’obiettivo di toccare la sensibilita profonda degli ascoltatori. I concerti vengono condotti da un frate che, con uno stile brillante e creativo, accompagna gli ascoltatori in un’esperienza che li vede parte attiva dello spettacolo.

Venerdì 24 novembre, invece, il percorso vedrà di scena la Scuola sperimentale dell’attore L’Arlecchino Errante con Immigrant song e domenica 10 dicembre riflettori sulle “Live sessions” di musicisti a carattere interetnico, per favorire l’incontro, la reciproca conoscenza, lo scambio di esperienze. Saranno coinvolte le comunità straniere a Pordenone, in particolare, ghanesi, magrebini, romeni, albanesi


Domenica 19 novembre, a Sacile alle 16.30, il sipario si alzerà, nel duomo di San Nicolò Vescovo Sacile, sul recital dell'organista Elisabeth Zawadke, solista fra i più noti in Europa per il suo strumento. In programma musiche di J.S. Bach, F. Mendelssohn, O. Respighi, M. E. Bossi, G. Tailleferre. Elisabeth Zawadke è docente nella prestigiosa Accademia di Lucerna, il suo concerto riporta nel palinsesto del Festival di Musica Sacra il recital organistico che mancava da qualche edizione. Lo strumento utilizzato sarà il “Mascioni” inaugurato nel 1964 alla presenza del Cardinale Albino Luciani, che poi divenne Papa Giovanni Paolo I. Il programma spazia attraverso alcuni capolavori dell’immenso repertorio, con focus sul tema del “notturno”. I concerti sono proposti con ingresso libero. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino