LUSEVERA (Udine) - Nasce in una delle zone più piovose d'Europa, ai piedi del monte Sorochiplas, il torrente Torre, nella borgata di Musi, una piccola frazione del...
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Da Musi alla pianura: il viaggio del Torre
Le acque del Torre, di ottima qualità, alimentano l'acquedotto di Udine. L'opera di presa di Musi, in prossimità delle sorgenti, è il risultato di una radicale ristrutturazione di manufatto risalente agli anni Trenta del secolo scorso; l'opera si nota poco, non impatta sul paesaggio che inizia stagliarsi già lungo la strada statale che porta poi a Tanamea, quindi a Uccea di Resia e da lì al confine di Stato con la Slovenia. Il Torre dà il nome a tanti paesi che attraversa e bagna con le sue acque: dalla Pedemontana fino alla Bassa Friulana, da Savognano del Torre a Povoletto, a San Vito al Torre. Il Torre scorre nel primo tratto in una profonda forra che ha scavato nei millenni, forra che intaglia la prima catena montuosa delle Prealpi Giulie, ben visibile dalla Pianura Friulana Orientale.
Questo corso, nel suo viaggio, riceve prima le acque del Cornappo e, a Reana del Rojale e a Savorgnano del Torre, dopo la presa delle rogge di Udine e Cividina, si disperdere in parte nel sottosuolo; per lungo tratto il letto è asciutto e il suo letto ghiaioso raggiunge anche i 500 metri. Dopo Pradamano e la confluenza con la Malina, a Trivignano Udinese riaffiora e riceve le acque del Natisone. Scorre per un brevissimo tratto in provincia di Gorizia, ricevendo da sinistra il torrente Judrio, per poi rientrare in provincia di Udine dove, dopo 70 km, sfocia da destra nell'Isonzo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino