Un polo culturale nel nome di Galileo Galilei: nascerà tra la dimora dello studioso e l'ex collegio Pratense

L’intervento è della Fondazione Vaf. Saranno presentati rari scritti autografi dello scienziato che a Padova visse "i migliori 18 anni della sua vita"

L'ex collegio Pratense con la vista sulla Basilica del Santo
PADOVA - C’è la prima dimora di Galileo Galilei a Padova, a Palazzo Pinelli, in via del Santo. E poco distante, nella piazza omonima antistante la Basilica, si trova...

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PADOVA - C’è la prima dimora di Galileo Galilei a Padova, a Palazzo Pinelli, in via del Santo. E poco distante, nella piazza omonima antistante la Basilica, si trova l’ex collegio Pratense, o ex caserma Barzon, fino a una decina di anni fa sede della Cassa Depositi e Prestiti. Due location vicinissime, una di dimensioni più ridotte e l’altra di 500 metri quadrati, destinate a diventare a breve un unicum prestigioso: il Museo Galileiano Patavino, dedicato allo scienziato pisano, che nella città di Giotto visse i “migliori 18 anni della sua vita”, da quando gli venne attribuita al Bo la Cattedra di Matematica. E per dare un’idea di che portata sia il progetto basta un dato: un testo autografo di Galileo vale sul mercato 300 mila euro ed è difficilissimo trovarne, ma nelle sale museali verrà esposta una copiosa quantità non solo di pagine da lui firmate, ma anche oltre mille pezzi di enorme valore, tra cui monete, monografie, cartoline, scritti e oggetti che ha utilizzato per osservare il cielo.

Il polo culturale

L’operazione che porterà all’allestimento di un polo culturale così prestigioso si deve a un privato, Stefano Pirrone, presidente di Fondazione Vaf, nonché wealth advisor dell’ufficio consulenti finanziari di Mediolanum, il quale ha affidato la progettazione agli architetti Albano Salmaso e Simone Squarcina. In questo momento l’immobile dove aveva dimorato Galileo è già stato acquisito, tanto che fra una quindicina di giorni verrà aperto il cantiere per la ristrutturazione dell’intero edificio, al pianterreno del quale troverà posto la sezione espositiva più ridotta dedicata all’astronomo, mentre per l’ex collegio Pratense è in dirittura la trattativa con la Cassa Depositi e Prestiti per l’alienazione dell’edificio, destinato ad accogliere, sempre al pianterreno, quella più ampia, pianificata d’intesa con la Soprintendenza. Coinvolto nell’operazione è anche il Comune, e in primis Andrea Colasio, assessore alla Cultura. Fondazione Vaf, che possiede oltre 2mila opere inventariate, è un progetto culturale unico nell’ambito delle arti figurative contemporanee, il cui obiettivo è valorizzare le creazioni e le attività dell’arte italiana in tutti i campi della modernità, fino ai più recenti contributi creativi.

Un intervento radicale per recuperare l'antico edificio

A proposito del Museo galileiano, Salmaso ha osservato: «C’è una quantità eccezionale di materiali che Pirrone vuole mettere a disposizione di Padova e dei visitatori che arrivano per ammirare il percorso trecentesco proclamato Patrimonio mondiale dell’Umanità. Nell’ex caserma, quindi, collocheremo tutto quello che non può trovare posto a Palazzo Pinelli. In questo momento è in corso di perfezionamento l’accordo con Cassa Depositi e Prestiti, e la vocazione museale che abbiamo deciso di attribuirgli sta facilitando l’acquisizione, considerata anche la valenza artistico-culturale del progetto complessivo».


«Ovviamente per recuperare interamente l’antico edificio - ha aggiunto -, che deve essere sottoposto a un intervento radicale, dobbiamo necessariamente trovare una destinazione per i piani superiori che permetta di sostenere il considerevole impegno economico che ammonta a circa 8-9 milioni di euro. Per questo, quindi, la parte restante dell’ex collegio Pratense sarà adibita a residenze, con 6 appartamenti di ampia metratura, con i relativi garage pertinenziali all’interno della struttura. Saranno abitazioni di pregio, proprio sopra a un Museo altrettanto importante per il valore dei reperti esposti, alcuni dei quali sono unici». Dodici abitazioni verranno ricavate pure in via del Santo (con autorimessa interrata già ultimata); inoltre qui gli inquilini potranno avere in “affido” un’opera di Galileo da collocare all’interno del loro appartamento.

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Il Gazzettino