L'arte scalza le mostre, nuova svolta per l'M9: si parte con "Rivoluzione Vedova"

Museo del 900
MESTRE - Uno spazio in più, tutto nuovo e con allestimenti che varieranno nel tempo all'interno della mostra permanente sul 900, e da maggio l'ingresso...

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MESTRE - Uno spazio in più, tutto nuovo e con allestimenti che varieranno nel tempo all'interno della mostra permanente sul 900, e da maggio l'ingresso dell'arte in quello che doveva restare uno spazio per altre esposizioni, spostando più avanti le mostre già annunciate sul design (ora prevista nel 2024) e addirittura al 2026 quella su "gli italiani e lo sport". Sarà la grande retrospettiva "Rivoluzione Vedova", allestita dal 5 maggio al 26 novembre 2023, ideata e progettata dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, a segnare la nuova svolta di M9 nella speranza di riagganciare ed allargare il suo pubblico disperso dopo un avvio già sotto le aspettative nel 2018, con presenze precipitate dopo il Covid.

CAMBIO DI ROTTA
Non un "riposizionamento" né un "ripensamento", ma un'evoluzione del progetto M9 partendo da un artista, Emilio Vedova, la cui vita si sposa con la storia raccontata dal Museo del Novecento, anche per il suo impegno civico e sociale, come hanno sottolineato Michele Bugliesi, presidente della Fondazione di Venezia ("titolare" di M9) , e Luca Molinari, direttore scientifico del Museo, ieri durante la presentazione del programma 2023 alla quale ha partecipato anche la presidente della commissione comunale cultura, Giorgia Pea. Curata da Gabriella Belli, "Rivoluzione Vedova" aprirà dunque un percorso inedito per M9 che, per la prima volta, «sceglie l'arte contemporanea come strumento per esplorare e interpretare la storia sociale, culturale, politica ed economica». Quindi, a differenza di quanto annunciato solo un anno fa quando si prevedevano due mostre temporanee all'anno (e non di arte), quella su Vedova avvierà un ciclo di mostre biennali dedicate a protagonisti della storia dell'arte, alternate a quelle già previste, ma una all'anno. «Stiamo premendo perché M9 ospiti anche grandi mostre e perché sviluppi iniziative che vadano soprattutto in direzione della popolazione giovanile - aveva detto il sindaco Brugnaro nel febbraio scorso al Candiani -. Deve diventare un polo culturale attivo e non solo ospitare la memoria delle lotte operaie del secolo scorso». «Ci siamo arrivati assieme, è una felice coincidenza - commenta Bugliesi -, anche se non è vero che M9 racconta solo delle lotte operaie...».

LA "M9 ROOM"
Da settembre, poi, sarà aperta la "M9 room". Senza ridurre le otto sezioni tematiche della mostra permanente sul 900, nel primo piano del Museo sono stati ricavati circa 400 metri quadri per ospitare una serie di esposizioni a tema sempre con spirito "immersivo", «su aspetti della storia del secolo scorso come sugli interrogativi per il prossimo futuro, dalla sostenibilità alle scienze, fino alle grandi sfide che ci aspettano» anticipa Molinari che, nel comitato scientifico, sarà ora affiancato da Stefano Micelli, Giovanni Orsina, Telmo Pievani e Annachiara Sacchi («un comitato molto più operativo» precisa Michele Bugliesi).


La programmazione 2023 presenta poi una serie di progetti volti a rafforzare il legame di M9 con il territorio, «La call "Ritroviamoci in M9" lanciata nel giugno del 2022 e rivolta a organizzazioni senza scopo di lucro ha infatti prodotto 15 progetti in ambito sociale e culturale in grado di raccogliere l'interesse e la partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità locali» riprende Molinari. Ci saranno dunque eventi di ogni tipo (l'anno scorso se ne sono contati circa 250) e la conferma del Festival della Politica e del Festival delle Idee. Infine, ma non ultimo, il rapporto con le scuole che rappresentano quasi la metà dei visitatori di M9, con Silvia Fabris, responsabile dei programmi didattici, che annuncia l'imminente riprogettazione anche degli spazi di "M9 children" per ampliare i laboratori dedicati ai gruppi e creare un'area immersiva dedicata ai cinque sensi (dovrebbero essere pronti per settembre). «M9 ha un potenziale enorme per la città - conclude Bugliesi -. Siamo convinti che il 2023 sarà l'anno del rilancio del Museo».
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Il Gazzettino