Il museo Bailo chiude dopo tre giorni Turisti costretti a tornare a casa

Il cartello che avverte della chiusura del museo Bailo
TREVISO - La festa di Ognissanti non lascia scampo agli appassionati d'arte: al museo Bailo, come nella maggior parte degli uffici pubblici, durante i giorni festivi nessuno...

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TREVISO - La festa di Ognissanti non lascia scampo agli appassionati d'arte: al museo Bailo, come nella maggior parte degli uffici pubblici, durante i giorni festivi nessuno lavora. E così oggi, domenica, splendida giornata di sole a chiusura del trionfale fine settimana dedicato all'inaugurazione, il museo è rimasto sbarrato. Ed è scoppiata una mezza rivolta. Decine di visitatori, arrivati per vedere i capolavori dell’Ottocento e del Novecento custoditi e la nuova architettura, non hanno potuto fare altro che girare sui tacchi e tornarsene a casa. E dire che tra giovedì e sabato c'è stata un'affluenza record, fino a tremila presenti, dovuta anche all'ingresso gratuito (a regime, comunque, il biglietto costerà appena tre euro). Le lamentele non sono mancate: «Hanno appena aperto e già lo chiudono. Almeno per questo fine settimana uno sforzo in più lo avrebbero anche potuto fare» dice una donna visibilmente seccata.




La protesta poi si è riversata anche su Facebook dove il sindaco Giovanni Manildo ha però evidenziato tutte le offerte culturali messe sul piatto domenicale: «Penso che le cose vadano viste con obiettività -ha sottolineato- La mostra di Escher è aperta, la pinacoteca di Santa Caterina è aperta (grazie a un accordo con la società Arthemisia che organizza la mostra di Escher, ndr), El Greco pure. Il personale dei musei civici che da giovedì sera a sabato, con moltissimi straordinari, ha accolto e guidato oltre 4mila persone, aveva diritto a un momento di festa coincidente con Ognissanti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino