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VENEZIA - Una muro assai pericoloso. Si trova lungo la laguna nord, adiacente al nuovo complesso “Coletti”, distante appena 5 metri dal grande manufatto abitativo. Tuttavia il muro di recinzione non appartiene all’Ipav, che ha inglobato amministrativamente l’istituto Coletti, ma al Demanio. Il muro, lungo circa una decina di metri, alla base presenta buchi ed ampie voragini, è rischioso sia per la navigazione che per lo stesso complesso abitativo. Non si sa, infatti, per quanti metri l’acqua si stia infiltrando sotto i pianoterra del Coletti, posti anch’essi dalla parte della laguna. «Avvieremo un’ispezione - afferma il presidente dell’Ipav, Luigi Polesel - ho già avvertito il direttore dell’Istituto e l’ufficio tecnico». Alza le braccia l’assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto: «Quella lunga parete muraria appartiene al Demanio. Perciò possiamo solo inviare una segnalazione all’agenzia del Demanio perché prenda in carico il problema ed eventualmente intervenga. Il Comune non può agire su beni altrui».
In Municipalità, invece, si sta interessando Marino Marin: «Proporrò in merito un ordine del giorno - assicura il consigliere leghista - È evidente che dobbiamo agire in fretta per evitare malanni, a costo di chiamare i vigili del fuoco.
A segnalarlo è Tiziana De Vanna, 67 anni. «A più riprese il lavello si riempie di liquido scuro e puzzolente. La prima volta, a mie spese, ho chiamato l’idraulico ma il danno persiste. So che la medesima situazione si presenta in altri due appartamenti. In più l’Ipav mi ha dato lo sfratto: pago 545 euro di affitto e ne percepisco 820 di pensione. Sono perciò entrata in morosità ed il Comune mi ha aiutato pagando direttamente il Coletti. Una partita di giro, intanto i ritardi dell’affitto aumentano e non mi è stata proposta alcuna alternativa».
Il Gazzettino