Muretto di Jesolo, nuovo blitz. Ressa e irregolarità: ora rischia lo stop. «Ma a Ferragosto la festa si fa abbiamo l'ok del Comune»

JESOLO Ancora il Muretto, ancora una polemica sulle feste e il rischio assembramenti in discoteca. Lo storico locale jesolano, a distanza di un paio di settimane dal ciclone...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
JESOLO Ancora il Muretto, ancora una polemica sulle feste e il rischio assembramenti in discoteca. Lo storico locale jesolano, a distanza di un paio di settimane dal ciclone scatenato per la serata d'apertura, si ritrova sul groppone un'altra segnalazione in prefettura per violazione alle norme anti covid. Questa volta, se le argomentazioni dei carabinieri dovessero convincere il prefetto Vittorio Zappalorto, il rischio è quello di una chiusura coatta fino a fine stagione: una condanna pesantissima per un settore che ha vissuto mesi di entrate azzerate, per poi riemergere dal baratro con una lentissima e frenata ripresa. 



Al Muretto la serata finisce all'alba ammassati sotto la consolle del dj


Tutto nasce dal controllo dei carabinieri, sabato sera: i militari hanno passato al setaccio conti e contratti di lavoro dei dipendenti. Tutto regolare, tutto a posto, tranne il fatto che i registri non erano stati aggiornati di recente (certificazioni varie). Una infrazione che ha portato a multe per oltre cinquemila euro. Stando al rapporto dei carabinieri di San Donà, inoltre, all'interno al momento del controllo ci sarebbero stati oltre 1.800 clienti, per la maggior parte «sprovvisti di mascherine» e che non stavano «rispettando il distanziamento sociale, incuranti delle misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19». I militari hanno scelto di non far chiudere subito il locale per questioni di ordine pubblico: far uscire in strada 1.800 persone contemporaneamente avrebbe potuto mettere a rischio la loro sicurezza. Quindi la scelta, ora spetterà al prefetto. «Sto valutando il verbale dei carabinieri - commenta Zappalorto - al momento non ho preso alcuna decisione. Se vi saranno delle violazioni interverremo». 

I gestori protestano e contestano l'ispezione dei carabinieri: secondo i loro conti, i partecipanti alla serata erano meno della metà, 819. Per questo motivo la proprietà è decisa a proseguire per la propria strada, confermando inoltre la festa di Ferragosto. Sempre che non arrivi prima la scure della prefettura.

Muretto, serata folle in discoteca a Jesolo: «Dentro 4mila ragazzi, il doppio del limite stabilito» Video
 

Muretto di Jesolo, guai infiniti

La nuova querelle arriva quando le polemiche su quella serata di fine luglio non si erano ancora calmate. Il dj Marco Carola alla consolle, una muraglia umana di ragazzi ammassati fino all'alba: quel video era rimbalzato da un cellulare all'altro, fino a finire tra le mani del prefetto e del questore Maurizio Masciopinto. Quest'ultimo era stato molto duro sulle conseguenze che avrebbero avuto quei comportamenti: «Un evento organizzato in rapporto fiduciario tra Comune e gestore - aveva spiegato - ma è evidente che la fiducia è stata mal riposta. Hanno avuto una prima chance, non ce ne saranno altre. Noi non daremo nessun parere favorevole a ulteriori manifestazioni analoghe».

«A Ferragosto la festa si fa abbiamo l'ok del Comune»

A quella bufera, però, non era seguito nessun provvedimento restrittivo. E neppure la Regione si era fatta sentire, nonostante lo stesso prefetto avesse riferito di un colloquio con un presidente Luca Zaia particolarmente adirato per l'accaduto. L'ente, infatti, avrebbe potuto sanzionare il locale per l'ordinanza regionale sul distanziamento se ci fosse stato un verbale ufficiale a conferma delle violazioni. Questa volta però il documento dei carabinieri c'è e la stangata potrebbe arrivare. 

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino