Murano e Burano: stop a nuovi bar e ristoranti. «Dopo il Covid troppi locali improvvisati»

L'assalto dei turisti estivi all'isola di Burano. Il Comune ha deciso lo stop a nuovi bar e ristoranti
VENEZIA - Stop a nuove autorizzazioni per bar, osterie, ristoranti e qualsiasi tipo di attività di somministrazione alimenti a Burano e Murano. Verrà presentata...

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VENEZIA - Stop a nuove autorizzazioni per bar, osterie, ristoranti e qualsiasi tipo di attività di somministrazione alimenti a Burano e Murano. Verrà presentata settimana prossima la delibera per bloccare le autorizzazioni per quanto riguarda il settore del pubblico esercizio nelle due isole. Ad annunciarlo l’assessore comunale Sebastiano Costalonga al convegno “Esperienza Venezia, l’emozione della Tradizione in “Tavola” organizzata A Ca’ Vendamin Valergi all’interno dei ciclo di incontri della “Fiet, italian food and tourism”, 


«L’apertura di nuovi ristoranti e spazi gastronomici da paccottiglia - spiega Costalonga - abbassa la qualità che il nostro territorio ci offre e vogliamo promuovere». La necessità della libera è dovuta dalla proliferazione di nuovi punti di ristoro in sostituzione al piccolo negozietto artigianale, dopo l’assalto delle isole terminata la misura lockdown contro il Covid. «Dopo la pandemia, abbiamo assistito a un’esplosione del turismo nelle isole, a Burano in particolare. Chi aveva attività legate al merletto, le ha in poco tempo convertite in attività di ristorazione più o meno improvvisate. Ma chi vuole aprire uno spazio a Venezia, apre e propone qualità». Anche l’assegnazione dei plateatici verrà concessa a pubblici esercenti che lavorano per promuovere l’eccellenza, sia del prodotto che del servizio. «Il plateatico è una concessione in una città - spiega Costalonga - che vuole mantenere una propria dignità e storia». 


LE DELIBERE
La restrizione su Burano e Murano si aggiungerà a quella già messa in atto con la delibera del 2018 che ha bloccato le nuove apertura in centro storico, a meno che non si tratti di trasferimenti di licenza. Oltre a quel provvedimento, l’assessore ha ricordato la delibera anti-paccottiglia che ad oggi - ha detto - «ha promosso l’apertura di 150 nuove attività di alta qualità in centro storico» e la delibera che regola l’offerta takeaway «servizio che abbassa la qualità del prodotto e snatura la città». 
«I cambiamenti in centro storico dopo la delibera anti-paccottiglia si vedono - afferma Costalunga - i negozi non di pregio sono stati rimpiazzati da botteghe e negozi che promuovono le eccellenze e la qualità».


Dalla delibera che la prossima settimana andrà in Giunta, per poi passare in commissione e in Consiglio, resta esclusa la Giudecca, in quanto non presentano problemi di flusso intenso al contrario di Venezia e da poco anche Burano e Murano. Nel 2018 infatti, lo stop alle nuove aperture con le istituzione delle “zone rosse” non aveva riguardato proprio Burano, Murano e la Giudecca. Ma dopo l’esperienza post Covid e il via libera con conseguente modifiche sulle attività, che caratterizzavano le isole e attiravano visitatori, sembrano necessarie ai fini di preservare storia e unicità. Le restrizione sulle attività di somministrazione alimenti e bevande in apertura quindi si estendono anche sulle isole minori e consentirà l’apertura solamente a quelle attività che aderiranno ad una serie di codici Ateco.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino