Un amico gli dà un passaggio a Murano ma cade dalla barca e resta invalido: chiede 700mila euro di danni

Un amico gli dà un passaggio a Murano ma cade dalla barca e resta invalido: chiede 700mila euro di danni
VENEZIA - Ha chiesto quasi 700mila euro a titolo di risarcimento per essere caduto dalla barca di un conoscente che gli aveva dato un passaggio fino in fondamenta Radi, a Murano....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VENEZIA - Ha chiesto quasi 700mila euro a titolo di risarcimento per essere caduto dalla barca di un conoscente che gli aveva dato un passaggio fino in fondamenta Radi, a Murano. Una caduta rovinosa, che nel giugno 2021 causò gravi lesioni e un’invalidità permanente del 60 per cento a un quarantaseienne di Camponogara, il quale di mestiere faceva l’operatore di carico e scarico bagagli.

Il caso

Di fronte al giudice di pace si è svolta la prima udienza del processo nel quale è imputato di lesioni colpose un cinquantaseienne di Cavallino, in quanto “comandante” della barchetta in cui si era verificato l’incidente. Il fatto era avvenuto durante l’ormeggio della barca. La parte lesa, assistita dagli avvocati Augusto Palese e Davide Vianello Viganò, sostiene che l’incidente fu dovuto a causa della barca non ormeggiata o ormeggiata male mentre il malcapitato sbarcava. La difesa (avvocati Stefano Tigani e Piero Coluccio), dal canto suo, contesta questa ricostruzione.
Come recita il capo di imputazione, il conducente è stato rinviato a giudizio “perché, mentre conduceva un natante a motore, con a bordo un terzo trasportato, accostatosi alla riva sita in Fondamenta Lorenzo Radi - per imprudenza, negligenza, imperizia - non assicurava adeguatamente l’imbarcazione alle apposite paline, cosicché il predetto nell’atto di scendere dal natante, a seguito di un movimento dello stesso, cadeva in acqua, riportando lesioni personali”. Secondo la relazione del perito di parte, Alfonso Morisieri, “l’ormeggio, ancorché temporaneo, prevede l’impiego di almeno una cima assicurata ad una palina, evitando così che l’unità possa allargarsi nonché produrre ampi movimenti trasversali in grado di complicare le operazioni di imbarco/sbarco”.
La richiesta risarcitoria formulata dalla parte lesa è stata di circa 700mila euro, tenendo conto sia dell’invalidità causata che del lucro cessato, dal momento che non ha più potuto lavorare. Il giudice di pace ha autorizzato la citazione del responsabile civile, ovvero la compagnia assicuratrice, che dovrà partecipare al processo.


«Attendiamo fiduciosi l’istruttoria» è il commento dei difensori, ricordando come il loro assistito ritenga l’incidente frutto di un comportamento maldestro della stessa persona offesa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino