Bidoni dei rifiuti lasciati in strada dopo la raccolta: il giudice annulla le multe

I bidoni lasciati in strada
ADRIA - Lascia fuori del suo locale i bidoni della raccolta differenziata dopo lo svuotamento e gli agenti della Polizia locale lo sanzionano. Il Giudice però annulla le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ADRIA - Lascia fuori del suo locale i bidoni della raccolta differenziata dopo lo svuotamento e gli agenti della Polizia locale lo sanzionano. Il Giudice però annulla le multe.


Il Giudice di pace di Rovigo, Marco Bresciani, ha annullato due sanzioni per mancato rispetto del cosiddetto regolamento di gestione del ciclo dei rifiuti. Paolo Marani, titolare in piazza Garibaldi dell'American bar Terrazza in piazza, si è rivolto al Giudice di pace contro le multe elevate nei suoi confronti dal Comune di Adria. L'esercente era stato sanzionato per aver lasciato su suolo pubblico undici contenitori porta-rifiuti differenziati, senza averli ritirati dopo il loro svuotamento. Le sanzioni erano state accertate il 21 gennaio ed il 13 febbraio. Marani, sia agli agenti che davanti al giudice, aveva contestato l'assenza di un'area adeguata per il ricovero dei bidoni, non disponendo il suo locale di uno spazio adeguato, lamentandosi inoltre dell'avvenuta eliminazione dell'isola ecologica di piazzetta Orfeo, da lui utilizzata al pari di tutti i gestori delle attività commerciali presenti nei dintorni della piazza.

IL CONTENZIOSO
Assistito dall'avvocato Giorgia Furlanetto, Marani ha contestato le contravvenzioni irrogate invocando l'articolo 16 del regolamento, che recita, al comma 2, che nel caso in cui il privato, per comprovati motivi fisici oppure per la mancanza della possibilità di suolo, non possa adempiere a quanto stabilito per la raccolta porta a porta, possa chiedere al Comune la dislocazione su suolo pubblico. Palazzo Tassoni ha contestato la cosa. Secondo l'amministrazione comunale, Marani era in possesso di un garage in piazzetta Campanile, luogo dove sono state accertate le violazioni, per il quale era stato rilasciato un passo carrabile. Il box, secondo il Comune, poteva essere utilizzato per il ricovero dei contenitori una volta svuotati. L'esercente però, documenti alla mano, ha dimostrato che il locale, già adibito a garage, era stato trasformato legittimamente in due unità di diverso tipo: una adibita a dispensa e una a spogliatoio. Impossibile che il Comune non lo sapesse. Secondo il giudice di pace Bresciani, Marani ha inoltre dimostrato l'indisponibilità dei locali e ha posizionato legittimamente i bidoni sull'area del passo carrabile in seguito alla chiusura dell'isola ecologica di piazzetta Orfeo.
In pratica si è trovato - ha scritto il giudice nella sentenza - nella condizione obbligata di utilizzare lo spazio pubblico già concessogli per posizionare i bidoni.

IL REGOLAMENTO


Il regolamento di gestione del ciclo dei rifiuti, assieme a quello sul decoro urbano, era stato approvato circa un anno fa dal consiglio comunale. Non erano mancate le polemiche, viste le situazioni al limite che potevano emergere. Su queste discipline le opposizioni consiliari erano state molto scettiche. «Aumenteranno solo le multe per i cittadini - aveva fatto presente Paolo Baruffaldi, capogruppo Lega - anzi, dirò di più, il Comune dovrebbe per primo attenersi ai regolamenti che ha varato ed iniziare a multarsi». Già tempo fa un'altra attività era stata punita per aver esposto il bidone della carta nella giornata sbagliata per un mero errore nella lettura del calendario.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino