PADOVA - Tra tutte le violazioni al codice della strada, questa è una di quelle che scatena la maggior indignazione collettiva. «Egoista, maleducato,...
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LA DISTINZIONE
Gli stalli arancioni generici, a disposizione per ogni disabile, sono quasi un migliaio. Valgono in tutto il territorio europeo e non sono per forza legati al conducente del mezzo: a Padova sono soprattutto in centro storico, dove c’è maggior difficoltà a trovare parcheggio. In città però ci sono anche 488 stalli personalizzati e la loro posizione è scelta in base a determinate esigenze individuali: sono soprattutto vicino al posto di lavoro o all’abitazione (nel caso in cui non ci sia disponibilità di un posteggio privato).
I CONTROLLI
Prendendo in considerazione le 1240 multe comminate nel 2018, bisogna fare una distinzione importante: la maggior parte riguarda automobilisti sprovvisti di contrassegno che hanno occupato abusivamente uno stallo arancione (669), ma ci sono anche molte infrazioni commesse da disabili che hanno parcheggiato l’auto su stalli personalizzati destinati esclusivamente ad un altro disabile (548).
«Parliamo di un universo molto complesso - osserva il comandante - che riguarda una categoria di persone che meritano la massima attenzione. I controlli non sono affatto facili perché il contrassegno è legato ad un veicolo ma se troviamo un’auto parcheggiata noi non siamo in grado di capire subito se sia lì per il trasporto di un disabile oppure no. Magari è utilizzata da un parente per andare semplicemente a fare shopping. Spesso se una persona arriva per riprendere l’auto e nota un agente in divisa, si allontana e torna in un altro momento. Per questo possono essere molto utili gli appostamenti in borghese. Il tema - prosegue - è molto sentito nella zona degli ospedali, dove ovviamente ci sono molte persone che hanno bisogno di quei posteggi. I nostri dati ci dicono anche che ci sono molti casi di occupazione dei posti personalizzati. Faremo delle verifiche per vedere se in tutti questi stalli il codice identificativo sia sempre ben visibile».
LE CONSEGUENZE
Per chi parcheggia in un posto per disabili senza avere alcun pass scatta una sanzione di 87 euro (60,90 euro se si paga entro i primi 5 giorni) ed è prevista pure la decurtazione di due punti della patente. Per i possessori di pass che però occupano stalli personali, invece, la multa è di 42 euro (29,40 entro i primi 5 giorni).
I numeri delle multe sono ancora molto alti ma la situazione è migliorata rispetto al decennio passato. Ne è convinto il comandante Fontolan, che ha prestato servizio in centro storico a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila. «Tra il 1999 e il 2005 questo era un fenomeno ancor più diffuso - spiega -. C’erano anche molti automobilisti che giravano con contrassegni altrui, era un vero far west. Non c’erano nemmeno le telecamere, quindi gli accertamenti erano ancor più complessi. Ora il problema è diminuito ma non va assolutamente sottovalutato». Due volte all’anno i dati dei pass vengono incrociati con quelli dell’ufficio anagrafe: se il titolare di un contrassegno è deceduto, l’autorizzazione viene ritirata. In ogni momento, inoltre, un agente può verificare con la centrale operativa se un pass esposto sul cruscotto è ancora valido.
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Il Gazzettino