Ha uno studio di proprietà in centro ma non può parcheggiare: «Io, multato farò guerra alla sosta selvaggia»

Ha uno studio di proprietà in centro ma non può parcheggiare
BELLUNO - Lavora a Borgo Pra, ha acquistato l'immobile dell'ufficio ma non può parcheggiare. «È assurdo, i posti per i residenti sono spesso liberi,...

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BELLUNO - Lavora a Borgo Pra, ha acquistato l'immobile dell'ufficio ma non può parcheggiare. «È assurdo, i posti per i residenti sono spesso liberi, come si può pensare di rilanciare il centro se chi ci lavora non sa dove parcheggiare?». È esasperato Alessandro Canal, tributarista, con studio in piazzetta San Lucano. Dal 2015 l'immobile sede dell'attività è di sua proprietà e da allora per lui è iniziato un braccio di ferro con uffici, amministrazione e polizia locale per capire come risolvere l'inghippo. Perché pare sia difficile trovare il modo di far quadrare il cerchio: se sei residente puoi pagare l'abbonamento annuale e lasciare l'auto negli stalli dedicati, ma se sei proprietario di un immobile dove non risiedi allora no e tocca trovare soluzioni fantasiose.


L'ODISSEA
«Appena acquistato l'ufficio mi ero recato dai vigili urbani spiega il professionista per avere un permesso a pagamento ma mi sono sentito rispondere che non era possibile perché il mio immobile ha un uso commerciale e non residenziale. Il permesso è solo per i residenti. Allora mi prospettarono come alternativa il piazzale di via San Biagio, si trattava al tempo di 20 euro al mese. Ma io mi muovo di continuo con l'auto durante il giorno, non posso pensare di impiegare ogni volta 10 minuti per raggiungere il mezzo». La soluzione, che di fatto è una non soluzione, è stata per tutti questi anni quella di posteggiare in piazzetta negli stalli a disco orario. Lo fa lui e lo fanno anche quelli che lavorano con lui, non sembra esserci altra soluzione.


LA MULTA
Di tanto in tanto si esce per modificare l'orario, quando ci si dimentica si rischia di incappare nella multa. Finora Canal ne ha prese due, non se ne lamenta, solo vorrebbe regolarizzare la sua posizione. L'ultima se l'è presa per aver parcheggiato negli stalli dei residenti. «Ultimamente arrivo in studio alle 6.30 spiega -, e trovo già tutti i posteggi a disco orario occupati, già a quell'ora. Allora è successo che un giorno l'ho lasciato in quelli per residenti, con l'intenzione di spostarla non appena si fosse liberato un posto; me ne sono dimenticato e ho trovato la multa, è andata così ma è assurdo perché io chiedo di pagare per avere un abbonamento e non me ne viene data la possibilità».


LA GUERRA


La sanzione è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha spinto il commercialista a uno sfogo sui social, in cui si riprometteva di controllare e di segnalare, da lì in avanti, ogni sgarro rispetto al Codice in piazzetta. «Fotograferò e segnalerò ogni minima infrazione del codice aveva scritto -, chi parcheggia in piazza San Lucano e poi va a lavorare in centro, chi parcheggia sulle aree bianche pur avendo il permesso residenti, amici parenti e simpatizzanti che nonostante il disco orario di 90 minuti abbandonano l'auto qui anche per settimane. Ho visto addirittura camper». «Una provocazione, naturalmente spiega a distanza di qualche giorno -, ma volendo potrei davvero mettermi a controllare quotidianamente cosa succede qui. Qualche anno fa ho scritto al sindaco, ma non mi ha mai risposto, eppure chissà quante persone sono in questa mia stessa condizione. Non capisco perché la polizia locale abbia questa rigidità, quando puoi gli stalli per residenti sono quasi sempre vuoti». L'uomo non demorde, chiede attenzione da parte del comando di polizia locale e dell'amministrazione, perché si valutino i casi di quei lavoratori che non hanno un posteggio vicino al posto di lavoro. Lambioi, per chi opera nell'area di Borgo Pra, è decisamente troppo lontano e il piazzale di via San Biagio, a detta di Canal, è spesso interamente occupato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino