Cadoneghe. Multe pazze, il comandante della Locale ancora in convalescenza dopo l'infarto: l'udienza del processo rischia il rinvio

Cadoneghe. Multe pazze, il comandante della Locale ancora in convalescenza dopo l'infarto: l'udienza del processo rischia il rinvio
CADONEGHE (PADOVA) - Rischia il rinvio l'udienza fissata per il prossimo lunedì davanti al giudice del Tribunale di Padova, nella quale dovrebbero comparire l'ex...

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CADONEGHE (PADOVA) - Rischia il rinvio l'udienza fissata per il prossimo lunedì davanti al giudice del Tribunale di Padova, nella quale dovrebbero comparire l'ex responsabile della Polizia locale Giampietro Moro e l'agente Marco Ferracin. Entrambi sono imputati di falso in atti pubblici e altri reati nell'ambito della vicenda delle multe pazze lungo la Sr 307. Moro è ancora in convalescenza dopo l'infarto che l'ha colpito lo scorso 28 gennaio e per questo il suo legale potrebbe chiedere un rinvio. Nella medesima udienza, il Comune di Cadoneghe, tramite il legale Alberto Berardi, dovrebbe costituirsi parte civile per la richiesta di risarcimento danni.

LE RICHIESTE

Intanto ieri sera, su richiesta di cinque consiglieri di minoranza, Lucia Vettore ed Enrico Nania (Pd), Guido Rocca (5 Stelle Cadoneghe), Raffaele Reschiglian (Coalizione Civica per Cadoneghe), Michele Schiavo (Cadoneghe Unisce), si è riunito il consiglio comunale in seduta straordinaria. Numerosa la presenza in sala dei multati. «A oltre due mesi dall'annuncio dell'annullamento in autotutela di tutte le multe da parte del sindaco - hanno esordito le minoranze - le uniche annullate sono le 17mila per le quali erano scaduti i termini della notifica. Per le altre multe è stata richiesta la compilazione di un modulo. Come verranno restituiti i punti decurtati dalle patenti? E come verranno rimborsate le multe pagate? Quali sono i costi a carico del Comune per il risarcimento delle spese legali e per la gestione e la consegna dei circa 40mila verbali?».

IL CASO

Anche Silvia Mezzalira, 49 anni, di Padova, che lavora all'ospedale di Camposampiero, presente in sala ieri sera, ha chiesto di poter avere copia del parere e lo scorso 4 gennaio ha fatto richiesta di accesso agli atti. In un mese, lei che la Sr 307 la percorre due volte al giorno, ha collezionato 21 multe. Il 4 gennaio, il segretario comunale ha rigettato la richiesta «perché l'atto è coperto da segreto istruttorio e perché non esiste un interesse diretto, anche se mi sono state notificate 21 multe». Ma Silvia non demorde e un paio di giorni fa ha rinnovato la sua richiesta di accesso agli atti. «Le migliaia di multe evidenziano che forse la cittadinanza meritava una qualche informazione preventiva e un buon periodo di rodaggio continua - In questi lunghi otto mesi, ho visto l'amministrazione installare cartelli a ripetizione, evidenti segnali stradali luminosi di avviso, tutto però dopo i primi due mesi di funzionamento. Ci è stato chiesto di compilare un foglio, dove manca però, nel caso si richieda la refusione delle ammende pagate, l'iban per l'accredito. Dopo tutto questo tribolare, mi sarebbe piaciuto sapere perché le mie 21 multe sarebbero state dichiarate illegittime. E così, dopo il diniego dello scorso 4 gennaio, lunedì scorso ho rifatto l'accesso agli atti e aspetto la prossima burocratica risposta». 

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Il Gazzettino