Multato per non aver esposto l'abbonamento del parcheggio. «Scivolato, era sul tappetino dell'auto»

Multato per non aver esposto il tagliando dell'abbonamento del parcheggio. «Scivolato, era sul tappetino dell'auto»
SACILE - Professore di inglese in pensione, Antonio Pinto, già...

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SACILE - Professore di inglese in pensione, Antonio Pinto, già insegnante alla scuola media Nievo, non l’ha presa bene. Qualche mattina fa recandosi alla sua auto si è ritrovato sul parabrezza una multa di 42 euro. Motivo: la mancanza dell’abbonamento o del ticket per il parcheggio. «Ma io sono abbonato a Lsm da quasi 20 anni, scelgo il quadrimestrale, l’ho regolarmente pagato il 19 giugno scorso, scadeva il 21». Reputando di essere stato ingiustamente punito, il professore ha telefonato all’ufficio della società che gestisce i parcheggi ed ha parlato con l’addetto di Lsm che la sera prima l’aveva segnalato. Il rilevatore gli faceva presente che la sanzione era relativa alla mancata esposizione del tagliando che indica l’abbonamento in corso. Ovvero, l’addetto non può sapere se un’automobilista paga il singolo ticket o è abbonato, ma in quest’ultimo caso il regolamento parla chiaro: serve esporre il relativo tagliando. «Comunque fosse andata, mi disse che non poteva farci più nulla perchè la sanzione era già stata inoltrata alla Polizia locale». Il professore si reca anche dai vigili, all’ufficio contravvenzioni, «l’impiegata mi assicura che ancora quella multa non è arrivata». La rabbia del prof. Pinto cresce, «in passato ho già fatto ricorso al giudice di pace», spiega riferendosi a episodi diversi, «ma tra andare a Pordenone e perdere tempo e pagare la multa, ho preferito cavarmela con la cifra scontata: 29 euro». Il fastidio però rimane e si sfoga sui social. «Probabilmente per la fretta ho posizionato il tagliando sul cruscotto ed è scivolato giù. Era sul tappetino, l’addetto poteva anche accorgersene». In municipio, Pinto ha telefonato anche alla segreteria dei sindaco, ottenendo risposta nel pomeriggio dello stesso giorno, attraverso il comandante dei vigili che conferma l’impossibilità di annullare la sanzione. Spiega l’amministratore unico di Lsm, Christian Lucchese: «Sono dispiaciuto per il signore, ma l’errore, pur in buona fede, c’è. Diversamente da quanto accade con il ticket pagato con la App, il nostro addetto non è in grado di controllare se un utente sia abbonato: è quest’ultimo che lo avvisa attraverso il tagliando che dev’essere ben visibile. Una volta elevata la sanzione e messo in moto il meccanismo, non possiamo fare alcuna eccezione. In passato è successo anche a sacilesi ben noti che, per un banale errore in buona fede si sono trovati a dover pagare la multa e l’hanno fatto senza richiedere alcun trattamento privilegiato». Altro particolare è la dinamica della sanzione: gli addetti di Lsm possono elevare multe? «Possono operare solo in relazione agli stalli blu che sono gestiti dalla società - precisa Lucchese -. In caso di assenza di ticket o abbonamento, registrano la mancanza, poi è la Polizia locale che riceve la segnalazione ed invia la multa». Il che significa che i vigili “si fidano” di quanto comunicano gli addetti Lsm. Spiega l’assessore alla sicurezza Francesco Morabito: «Al momento sono autorizzati per i soli stalli blu, ma non escludiamo nei prossimi mesi di seguire l’esempio di comuni come Pordenone, allargando cioè la possibilità che controllino ogni sosta in città. È una valutazione che stiamo facendo in queste settimane».

 

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Il Gazzettino