Chiude la macelleria solo due minuti dopo l'orario-limite: agenti inflessibili, 400 euro di multa e 5 giorni di stop

Il macellaio di Maniago Alessandro Antonini
PORDENONE E UDINE - Due minuti di ritardo sono costati cinque giorni di chiusura e una multa da 400 euro: destinataria della sanzione la Macelleria Antonini Noè di Maniago....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORDENONE E UDINE - Due minuti di ritardo sono costati cinque giorni di chiusura e una multa da 400 euro: destinataria della sanzione la Macelleria Antonini Noè di Maniago. Il locale è da sempre un punto di riferimento nel campo degli assaggi della gastronomia locale: per questa ragione, nella licenza, oltre alla vendita di carni, è consentita la somministrazione di bevande nell’ambito delle varie degustazioni ai clienti. «Il controllo della Polizia locale è stato effettuato alle 18.02 di giovedì scorso - ha spiegato il titolare Alessandro Antonini - come viene evidenziato sul verbale. Sono stati trovati clienti che si allontanavano dai tavoli in cui avevano appena finito di consumare la bevanda ordinata prima delle 18: altro aspetto che ci tengo a mettere in evidenza è che non abbiamo servito nulla dopo questo limite temporale, come previsto dalla norma. Il risultato? Multa e chiusura sino a martedì per l’intera attività, ossia la parte di degustazione e anche della macelleria, in quanto la licenza è unica». «Non è mia intenzione fare polemiche, ma non mi sarei mai immaginato l’intervento di due auto della Polizia per chiudere un locale come il mio: una situazione che ha generato caos e apprensione all’interno del locale – ha spiegato il macellaio -. Mai mi sono sentito umiliato come in questo momento: dopo tanti anni ho ancora voglia di lavorare, ma simili circostanze me la fanno passare. Non sono momenti facili per nessuno, ma noi continuiamo ad agire e lavorare al meglio delle nostre possibilità. Sono convinto, comunque, che ci debba essere uno sforzo da parte di tutti: elasticità e buon senso in un periodo come quello attuale sono fondamentali».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino