MESTRE - Ancora pasticci sulle multe e cittadini costretti a pagare due volte. In questo caso la vicenda è anche più emblematica, perché oltre al pastrocchio del vigile che ha...
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La diligente automobilista, che si era affrettata a pagare due contravvenzioni per divieto di sosta entro cinque giorni per poter avere lo sconto del trenta per cento, si è vista recapitare a casa la somma corretta da versare più la sanzione. Di fatto quasi triplicando l’importo iniziale. Come del resto era già capitato nei giorni scorsi ad una signora di Spinea e all’ex onorevole Marco Stradiotto.
Ma Chiara Pagan non ci sta e così si reca negli uffici della polizia municipale in via Cappuccina. «I vigili mi hanno detto che il foglietto sul parabrezza dell’auto è solo un avviso e che non ha alcun valore - dice - e che se non si capiva dovevo chiedere chiarimenti prima di pagare». Peccato che Chiara la cifra l’avesse letta correttamente, ma era sbagliata.
Andiamo per ordine. Nella prima multa appiccicata al tergicristalli la cifra scritta a penna è stata corretta e il primo numero può sembrare un cinque o forse un tre. Non è chiaro. Chiara allora guarda sotto dove è scritto che la sanzione amministrativa da pagare è di 41 euro. Questa cifra è chiara e quindi calcola il trenta per cento in meno e va a pagare 28,80 euro. Dopo un paio di mesi, un’altra multa sempre per divieto di sosta. Questa volta la cifra da sborsare è di 38 euro. Nei giorni scorsi a Chiara Pagan arriva la notifica che entrambi gli importi pagati erano sbagliati e che deve mettere mano di nuovo al portafoglio. Nel caso della prima multa è scritto 41 euro, ma in realtà l’articolo del codice della strada contestato prevede una multa di 84 euro.
Ecco che il vigile, nella stessa multa, da una parte ha corretto a penna rendendo la cifra illeggibile, ma dall’altra ha lasciato scritto l’importo sbagliato di 41 euro. Così la multata si è vista arrivare a casa un bollettino da 72,40 euro, a tanto ammonta la differenza non pagata più la sanzione. Guai anche per la seconda multa. Non erano 38 gli euro da pagare, ma 39. A monte un 9 scritto in modo tale che può sembrare un 8. Così per l’euro non versato e la sanzione l’automobilista ha versato altri 18,20 euro. «Ho pagato nuovamente - dice Chiara Pagan - ma trovo tutto estremante ingiusto, ho pagato io per gli errori di un vigile». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino