Autovelox a Cadoneghe, una residente: «Io, multata per un solo chilometro all'ora in più: una beffa che brucia»

CADONEGHE - Prendere una multa per 1 chilometro all'ora in più del limite, fa molto spesso arrabbiare, ma sapere di prenderla dove hai sempre vissuto,...

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CADONEGHE - Prendere una multa per 1 chilometro all'ora in più del limite, fa molto spesso arrabbiare, ma sapere di prenderla dove hai sempre vissuto, "brucia" ancora di più. È quel che è successo ad Antonella Cesaro, residente a Cadoneghe da tutta la vita, sempre ben informata di quello che accade: mai si sarebbe aspetta di prendere una multa per eccesso di velocità per un solo chilometro all'ora in più del limite. «Abito in una parallela alla statale del Santo e sono una casalinga, perciò non mi capita spesso di frequentare quella strada - spiega -. Il giorno dopo l'installazione mi sono recata a Vigodarzere e ho preso una delle primissime multe. Non sapevo del nuovo limite dei 50 chilometri orari. Abito qua da 64 anni, da quando sono nata, per cui non me ne sono resa conto. Il sabato successivo è accaduta la stessa cosa mentre mi dirigevo verso Castelfranco Veneto, fortunatamente ho preso solo due multe e non ho perso punti. La cosa assurda è che nelle due multe andavo rispettivamente a 56 e a 64 chilometri orari, togliendo i cinque chilometri orari ho preso una multa a 51 all'ora. Per questa vicenda sono stata al raduno che hanno organizzato e ho visto molte persone disperate, normalissimi cittadini che non sanno più come raggiungere il luogo di lavoro».

«Mi sono sentita umiliata, perché una multa quando so di non aver commesso nessun reato. A 64 chilometri orari ci vanno a momenti pure i monopattini e i ragazzi in bicicletta. Dopo l'installazione ho sentito parlare di questi autovelox, ma nessuno ne era al corrente. In quella strada ci sono nata, prima c'era molto più traffico, ora è diminuito. Sentendo le storie di ragazzi che hanno preso anche 10 multe in un solo giorno mi viene la pelle d'oca. Penso, da mamma, ai giovani che hanno appena iniziato a lavorare da poco e che devono pagare questa valanga di multe». Davanti al municipio di Cadoneghe in questi giorni c'è sempre qualcuno che passeggia con sottobraccio una busta con all'interno le multe. Situazione fragile anche per gli indigenti e i disabili che si sono ritrovati da un giorno all'altro con una somma da pagare non indifferente. Anche i lavoratori che ogni giorno percorrono, anche più volte, quel tratto di strada non sono stati risparmiati tra chi deve andare a lavorare in ospedale e chi in fabbrica. Si parla di oltre 40mila verbali elevati in poche decine di giorni a partire dal giorno dell'installazione dei dispositivi. In quel tratto di strada il limite imposto, essendo centro abitato, è di 50 chilometri orari, anche se la strada è larga e tutti erano sempre abituati a viaggiare ai 70 all'ora.

«Sì, è stata una mia distrazione, ma secondo me gli autovelox sono stati messi in un modo sbagliato - spiega Gianluca Greggio, un automobilista multato -. I cartelli non sono stati messi subito, ma dopo, e infatti le quattro multe che ho preso sono state prese dal 27 giugno al quattro luglio. Io lavoro per la Maschio Gaspardo e quella strada la faccio tutti i giorni. Di solito andavo sui 70/74 chilometri orari e mi è capitato di rado di prendere qualche multa, al massimo perché andavo a 76 all'ora. Le multe che mi sono arrivate mi sono costate ben 12 punti sulla patente e una senza rimozione di punti dato che ero sotto i 60 chilometri orari. Le multe le ho pagate subito, due di queste la bellezza di 178 euro perché lavorando di mattina presto ho preso la sanzione notturna. Spero in un rimborso o almeno che non tocchino i punti della patente perché la macchina mi serve per recarmi a lavoro». 

 

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Il Gazzettino