Mozziconi in tutto il centro, Plastic free utilizza la prima domenica ecologica per fare pulizia

Mozziconi in tutto il centro, Plastic free utilizza la prima domenica ecologica per fare pulizia
ROVIGO - La prima domenica veramente autunnale è coincisa con la prima domenica ecologica varata dal Comune che tuttavia non ha organizzato alcunché, come si usa...

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ROVIGO - La prima domenica veramente autunnale è coincisa con la prima domenica ecologica varata dal Comune che tuttavia non ha organizzato alcunché, come si usa fare per queste giornate che più che di divieto al transito delle auto in centro, dovrebbero essere di educazione all'utilizzo consapevole dei mezzi inquinanti, e con i rincari degli ultimi tempi anche economicamente impattanti, nonché di fruizione degli spazi cittadini. I rodigini, però, sembrano essersi goduti la giornata di sole, ancorché non più con clima estivo, e in tanti sono sciamati per le vie del centro, apparso più vivo del solito.



VOLONTARIATO
Gli unici alfieri dell'ambientalismo responsabile che hanno organizzato qualcosa sono stati i volontari di Plastic free e i paladini della bicicletta della Fiab. I primi, nella mattinata, si sono dedicati alla raccolta dei rifiuti abbandonati irresponsabilmente a terra, concentrandosi in particolare nell'area dei giardini delle Torri, di piazza Matteotti e di corso del Popolo, trovando fra le foglie secche migliaia di mozziconi di sigarette e rifiuti di ogni tipo, finiti in grossi sacchi della spazzatura. La Fiab, invece, ha organizzato una Alleycat race, che sono un misto fra una pedalata e una caccia al tesoro, nate nell'ambiente dei rider, i corrieri in bici che simulano il loro lavoro giornaliero con corse da un capo all'altro della città alla ricerca degli indirizzi dei destinatari. In questo caso non si trattava di consegne, ma di scoprire alcuni scorci cittadini. Il tutto con un pizzico di Hallowen, con più di un ciclista vestito in tema.

CONTROLLI
Ai varchi di accesso, presidiati dalla polizia locale, non si sono registrati particolari problemi, anche se più di una macchina è riuscita a svicolare in centro da percorsi alternativi. Non sono mancate le polemiche, soprattutto sui social, da parte di chi ha criticato la domenica ecologica sostenendo che gli unici beneficiari finissero per essere i centri commerciali periferici, nonché da chi ha fatto presente che ci vuole altro che fermare le auto per bloccare l'inquinamento. Due affermazioni pur vere, ma che non fanno che confermare come le domeniche ecologiche, col loro scopo di educazione alla mobilità sostenibile, siano sempre utili. Se non altro per ravvivare il dibattito sul tema dell'ambiente e dei cambiamenti climatici, perché è sempre facile puntare il dito verso gli altri, ma a volte e bene anche mostrarsi parte attiva, pur con gesti simbolici. Quello che è innegabile è il livello di inquinamento di Rovigo, che come tutta la fascia padana è ormai culla del Pm10, le polveri sottili, tanto da essere stata sanzionata dalla Corte di Giustizia dell'Ue.

E quest'anno le giornate con superamento dei livelli di Pm10 registrate dalla centralina di Rovigo centro sono già arrivate a 49, superando quella di Borsea, 48, e Badia, sempre 48. Su livelli più bassi Adria, ferma a 19. Rovigo e Badia sono fuorilegge, ben oltre le 35 giornate di superamento del limite giornaliero della concentrazione di Pm10. Il capoluogo polesano negli ultimi 13 anni ha sempre oltrepassato i limiti. E negli otto giorni dal 27 ottobre al 3 novembre, nonostante ancora nessuno abbia acceso il riscaldamento, ha superato sette volte il limite.
 

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Il Gazzettino