OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Con l’arrivo della primavera si rinfocola anche la “movida” cittadina che l’altra sera si è scatenata al Portello, tanto che i residenti hanno definito la serata allucinante e in piena notte, più di qualcuno dei residenti, ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Una nottata nella quale piazza Portello e le vie circostanti sono tornate ad essere affollate di studenti e non solo che i residenti hanno documentato, una folla talmente fitta che anche chi doveva rientrare nella propria abitazione ha faticato a raggiungere i garage ma anche i portoni di casa muovendosi a piedi. Un problema che ieri è stato discusso anche al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura, dove sindaco e forze dell’ordine studiano un modo per trovare un equilibrio tra il diritto dei cittadini di dormire e quello dei giovani di divertirsi.
La protesta
«Urla, cori, musica, gente che urinava per strada. Alle 2,30 ho anche chiamato la Polizia senza risultato. Il caos si è protratto fino alle 4 - commenta Stefano Sossai - I bar restano aperti fino all’una e a questi si è aggiunto il nuovo negozio di kebab di via Portello che resta aperto fino alle 3 e un altro locale che vende panzerotti all’incrocio del Portello con via Belzoni che chiude alle 2».
Piena notte
Dopo l’una di notte, come denuncia un altra residente, prevalevano cori a squarciagola in spagnolo quindi ne deduce si trattasse di studenti intenti a festeggiamenti sfrenati. Intorno alle 4 la folla è scemata ma le proteste proseguono anche nella mattinata successiva a causa dei cumuli di rifiuti che restano a terra nonostante i cassonetti ben presto straripanti di rifiuti. Particolarmente fastidiosi poi per i residenti i residui di vomito e urina che lordano anche i muri delle case e, purtroppo, a volte anche i portoncini di ingresso delle abitazioni. Per i ragazzi è divertimento, per i gestori dei locali è lavoro, ma per i residenti è “mala movida” che tiene «il quartiere in ostaggio». Viste le proteste, recepite dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, nella notte tra sabato e domenica della settimana scorsa, i carabinieri della Compagnia di Padova assieme ai colleghi del Nas, hanno eseguito un servizio di controllo straordinario “volto al contrasto degli eccessi e ad assicurare un sereno svolgimento della vita sociale, nella zona della “movida” padovana con particolare riguardo all’area di Porta Portello”. Si trattava però di una notte pressochè tranquilla, visto che il clou avviene di mercoledì e venerdì. La questione ieri è tornata nuovamente sul tavolo del Cosp, dove si stanno valutando nuove soluzioni, anche se indiscrezioni annunciano che non saranno rivoluzionarie.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino