Normativa anti Covid e ordine pubblico. Il blitz nel cuore della movida mirese, in piazzetta San Nicolò, venerdì attorno alle 22. A condurlo i carabinieri e la...
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ASSEMBRAMENTO
E di persone ce n’erano tante, assembrate soprattutto fuori dal locale: fra le cinquecento e le seicento persone, età media tra i 20 e i 30 anni. Il distanziamento sociale? Diciamo che non era facile “misurarlo”, ma almeno più di qualcuno con la mascherina addosso c’era anche se non obbligato. Mentre a non utilizzarla erano i camerieri del “ristomusicacafè” in palese violazione delle misure imposte per contrastare la diffusione del virus: di qui la contestazione prevista per una violazione, quella ai protocolli imposti dall’emergenza sanitaria, che potrebbe comportare addirittura la sospensione dell’attività. Come si sa il personale di servizio in bar e ristoranti a contatto con i clienti ha l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale, procedendo all’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche prima di ogni servizio al tavolo. Il locale è gestito da una società italiana e al suo interno sono state riscontrate altre irregolarità a carattere amministrativo che verranno notificate a breve.
I CONTROLLI
L’operazione ha visto l’intervento congiunto di due pattuglie dell’Arma della tenenza di Mira e di tre pattuglie dei vigili urbani di Mira e di Venezia con tanto di cani antidroga. Identificati almeno duecento presenti fra quanti erano o all’interno del “ristomusicacafè” o seduti ai tavoli all’aperto o in piedi a bere e spizzicare le specialità della cucina. Per una decina il conto servito dagli operatori delle forze dell’ordine è stato piuttosto salato: “puntati” dai cani attirati dall’odore dell’hashish che avevano in tasca o dalla “canna” che si stavano fumando tranquillamente, si sono visti contestare l’illecito amministrativo per l’uso di sostanze stupefacenti.
LE SANZIONI
Inevitabile a quel punto anche la relativa segnalazione alla Prefettura, misura che se a una prima considerazione può sembrare “leggera” fra le altre sanzioni può comportare la revoca della patente e l’impossibilità un domani di partecipare a determinati concorsi pubblici. I controlli in piazzetta San Nicolò sono stati predisposti anche a seguito di numerose lamentele da parte dei residenti infastiditi dal volume giudicato troppo alto della musica e dagli schiamazzi che si protraevano – secondo quanto attestato – fino alle tre di notte se non oltre. Ma pure preoccupati dal fatto che un affollamento così rilevante sotto casa potesse trasformarsi in un focolaio di infezione.
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Il Gazzettino