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Lo sforzo è notevole, ma il “numero chiuso” funziona. Quella di ieri è stata la prova generale della nuova ordinanza “anti assembramenti” del Comune e il risultato, tra terraferma e laguna, è stato un happy hour indubbiamente più disciplinato rispetto a quanto visto negli ultimi fine settimana. Certo, il freddo ha limitato molto la corsa all’aperitivo (soprattutto a Venezia) ma in certe zone di Mestre la gente non è mancata: diversi gli interventi, ma nessun disordine. Le transenne e il filtro degli agenti hanno permesso di evitare, quindi, i tanto temuti assembramenti dei giorni scorsi.
Le operazioni sono state seguite direttamente, nel primo pomeriggio, dagli assessori Sebastiano Costalonga (Commercio) e Silvana Tosi (Sicurezza): il primo in centro storico, la seconda a Mestre. «È una soluzione che anche gli stessi commercianti preferiscono alla chiusura totale - spiega Tosi - per quanto riguarda i controlli ho già detto al sindaco che io preferisco le pattuglie a piedi rispetto a quelle in volante. Ribadirò il concetto con lui quanto prima per chiedere, quindi, che anche dopo il weekend di Carnevale si potenzino i servizi a piedi nelle zone che più ne hanno bisogno». Riviera XX Settembre (già al centro di numerose polemiche nelle scorse settimane tra risse e aperitivi senza limiti), piazzale Donatori di Sangue e Calle Legrenzi a Mestre; a Venezia, invece, “numero chiuso” per la fondamenta degli Ormesini a Cannaregio, fondamenta della Misericordia (da ponte San Girolamo a ponte San Marziale), campo San Giacomo, campo della Naranseria, campo Cesare Battisti e campo Santa Margherita.
CHECK POINT RIVIERA
Il check point di Riviera XX Settembre si articola in tre punti: al confine con via Verdi e all’ingresso da via Circonvallazione, con una barriera intermedia subito dopo il bar “Bagigio”.
LA SERATA
L’organizzazione ha richiesto un gran numero di personale alla polizia locale, tra Sicurezza urbana e servizio Attività produttive. Però così si è riusciti a contingentare gli accessi: si entra nella “zona aperitivo” e ci si siede, quando il numero dei posti si satura, si chiude. A Mestre c’è voluto qualche intervento per evitare situazioni di assembramento, ma secondo la polizia locale «non ci sono state particolari criticità, tutti hanno collaborato a dovere». A Venezia, invece, le poche presenze hanno agevolato il lavoro degli agenti. La prova del nove, però, è attesa per oggi: il sabato sera di Carnevale sarà la vera cartina tornasole del provvedimento. In caso di meteo favorevole, infatti, è probabile che le presenze non siano più così poche. In centro storico ma anche a Mestre, che negli ultimi sabati ha visto una ressa di giovani tale come non la si vedeva da anni. Anche per questo motivo il dispositivo di sicurezza è coordinato anche con le altre forze dell’ordine: la questura ha disposto delle pattuglie dedicate al centro, in zona piazza Barche e colonna della Sortita per giocare d’anticipo su eventuali risse tra baby gang, e anche i carabinieri sono stati interessati in altri servizi di controllo sul perimetro della città.
Davide Tamiello
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Il Gazzettino