Venezia. La motonave Concordia è stata smantellata dopo ottant'anni di servizio

La motonave Concordia è stata smantellata dopo ottant'anni di servizio
VENEZIA - Dopo 80 anni di "vita", tentativi di recupero e bandi, la motonave Concordia non c'è più. Un vero e proprio pezzo della storia dei veneziani...

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VENEZIA - Dopo 80 anni di "vita", tentativi di recupero e bandi, la motonave Concordia non c'è più. Un vero e proprio pezzo della storia dei veneziani è diventato ferro vecchio, non avendo trovato nessuno che la accogliesse o trovasse il modo di "salvarla". A Fusina la motonave è stata distrutta e sta completando il suo percorso di smantellamento che è costato al Comune 53mila euro, come da bando aggiudicato alla ditta Eureka il 25 maggio scorso.

La storia dell'imbarcazione si intreccia tra emotività, logiche economiche e la oggettiva difficoltà di trovare qualcuno che si facesse carico del suo fardello. Perché nonostante i bandi, andati deserti, alla fine uno spiraglio l'aveva fornito il ministero della Difesa, che poteva offrire un ormeggio gratuito al natante, ma ormai il destino era segnato. Costruita nel 1935 assieme alle gemelle Altino, Acquileia ed Eraclea, era l'imbarcazione rimasta più fedele allo schema originario, visto che le altre hanno subito modifiche legate alle necessità del tempo, tra cui anche, in uno di questi casi, l'arricchimento di una doppia elica.
Nel 2010 aveva perso i certificati per la navigazione; tre anni dopo è stato smontato il motore e dell'imbarcazione era rimasto praticamente il ferro: dunque era iscritta nei registri della Capitaneria di Porto solo come galleggiante e non più come nave, essendo priva di qualunque dotazione di bordo.

TANTI RICORDI

A favore della Concordia si erano battuti alcuni cittadini, legati a tanti ricordi: c'è infatti chi andava al Lido in spiaggia su quella motonave, chi ci giocava a nascondino sottocoperta, chi ha conosciuto i primi, clandestini, baci. Oppure chi, semplicemente, era riuscito ad apprezzare la vista impareggiabile dall'ampio spazio all'aperto. La motonave era anche un rifugio contro gli improvvisi acquazzoni: se imperava il maltempo, si aspettava la motonave "grande" per sentirsi più sicuri nel tornare a San Zaccaria alla Paglia.


Nessuno ha risposto al bando per l'acquisizione a titolo gratuito del galleggiante (solo con spese di trasferimento a carico dell'acquirente), scaduto il 4 novembre 2022. Il ripristino era quantificato in milioni di euro: troppo per le casse dell'Actv. Ora restano solo le ipotesi passate, tra chi si è speso per cercare un mecenate e chi avrebbe voluto che le cose finissero in maniera meno truce. C'era chi aveva anche ipotizzato la conversione in un natante in grado di fare "gite turistiche", chi l'aveva visto come un possibile museo galleggiante, come accaduto altrove e anche chi aveva abbozzato l'ipotesi ristorante, magari proprio dentro a quell'Arsenale che già ospita il sottomarino e altri gioielli della Marina. Oggi invece la Concordia non c'è più: è solo un ammasso di lamiera. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino