Bansky, Picasso, Monet: tre anni di grandi mostre a Palazzo Sarcinelli

Pulp fiction secondo Bansky
CONEGLIANO - Banksy e le suggestioni della street art, gli universi femminili nel 900, la poesia degli impressionisti. Dopo il "metafisico de Chirico", che...

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CONEGLIANO - Banksy e le suggestioni della street art, gli universi femminili nel 900, la poesia degli impressionisti. Dopo il "metafisico de Chirico", che chiuderà il 25 febbraio, Palazzo Sarcinelli scommette su nuove mostre di grande richiamo «che porteranno a Conegliano numerosi turisti e visitatori», come assicura l'assessore alla Cultura Cristina Sardi. Per il triennio 2024-2027 sono infatti in cantiere tre grossi progetti espositivi, ideati sempre da Artika, e dedicati ad altrettanti momenti significativi della storia dell'arte.

IL PIANO
Il primo progetto, curato da Daniel Buso in collaborazione con Diodato Arte, è un omaggio al celebre e misterioso Banksy, analizzato anche nel contesto del movimento della street art. La mostra, in programma tra fine 2024 e inizi 2025, presenterà così i capolavori dell'artista di Bristol, ma anche quelli di altri grandi interpreti "affini"; come Keith Karing, Obey, Mr Brainwash, TVboy. Sarà un emozionante viaggio in un mondo ricco di idee e riflessioni sul nostro presente: Banksy, con il suo stile sarcastico e beffardo, ha imperniato la propria poetica artistica sulla critica al capitalismo, alla guerra, al controllo sociale e alle disuguaglianze. L'aura di mistero che lo circonda è uno degli elementi che egli stesso utilizza per sovvertire i codici culturali contemporanei: ogni opera di Banksy ha un significato profondo, sempre di forte denuncia sociale. Il secondo progetto, "Universi al femminile. Tra Boldini, Hayez, Sironi e Picasso", curato da Antonio D'Amico in collaborazione col Museo Bagatti Valsecchi, atteso tra il 2025 e il 2026, porterà a Conegliano opere che provengono da prestigiose collezioni private e da alcuni musei italiani. L'idea è raccontare storie di donne di fine Ottocento e Novecento, popolane e borghesi, lavoratrici, madri di famiglia, illustri protagoniste dei salotti alla moda, donne di "potere" e donne leggendarie, tutte ritratte sullo sfondo della società del tempo da pittori come Hayez, Boldini, Zandomeneghi, Campigli, Carrà, De Nittis, Irolli, Grosso, Sironi e Picasso.

I CAPOLAVORI


La terza mostra, in cantiere tra il 2026 e il 2027 e curata Alain Tapié in collaborazione con Ponte Periodo, si concentra infine sull'Impressionismo. Più di settanta importanti opere racconteranno la fascinazione degli artisti per la Normandia, territorio che diventa microcosmo naturale generato dalla forza della terra, del vento, del mare e della nebbia. Un paesaggio naturale dotato di una propria "fisicità". I dipinti provengono da diverse istituzioni e portano la firma di autori come Monet, Renoir, Bonnard, Boudin, Corot, Courbet, Delacroix e Dufy. «Conegliano nel prossimo triennio è anche cultura con nuove sfide, complesse ed ambiziose - chiude l'assessore Sardi -L'arte rappresenta un mezzo per mettere persone diverse in comunicazione tra di loro, un modo per costruire la conoscenza reciproca e offrire prospettive per la ricchezza e la varietà dell'arte nel mondo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino