Il libro di Padova: scatti d'autore che ritraggono la città in dettaglio

La mostra resterà aperta fino all'8 gennaio all'Orto Botanico. I temi sono quattro: l'Orto, la pittura, l'architettura e l'Università

Una delle foto in mostra
PADOVA - La mostra propone una selezione di 40 immagini. Nulla a che vedere con un itinerario nella città, né con un'indagine sociale e territoriale. Nel volume...

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PADOVA - La mostra propone una selezione di 40 immagini. Nulla a che vedere con un itinerario nella città, né con un'indagine sociale e territoriale. Nel volume da cui sono tratte e nell'esposizione stessa Padova è mostrata in modo davvero inusuale, focalizzando l'attenzione su quattro tematiche: l'Orto Botanico Patrimonio Unesco, o più in generale il mondo vegetale; la pittura, principalmente gli affreschi, conservati nelle chiese, nelle cappelle, negli oratori, nei battisteri, nei palazzi, ma anche cori, altari, fregi, sculture; l'architettura, che l'artista non descrive, non legge, ma che lascia emergere come spazio interno (tranne poche eccezioni), come possibilità del movimento, definizione di un ambiente e di un luogo, e infine l'Università, con la sua storia lunga 800 anni, che rappresenta un nodo cruciale della cultura europea. Non si tratta di sezioni isolate ma di una trama, visiva e concettuale, che si sussegue. È questa l'anima della rassegna Vincenzo Castella. Il libro di Padova, inaugurata ieri all'interno dell'Orto e che rimarrà aperta fino all'8 gennaio. Alla vernice sono intervenuti oltre all'autore, Andrea Colasio, assessore alla Cultura, Tomas Morosinotto, prefetto dell'Orto botanico; Mauro Varotto, delegato del Bo ai Musei e alle collezioni; Francesca di Carrobio, ad di Hermès Italie che ha sostenuto l'iniziativa, e il curatore Salvatore Lacagnina. Si tratta di una sperimentazione per trasferire appunto una sequenza dal formato del libro a quello espositivo e infatti le fotografie immagini vengono proposte in due sole versioni: una panoramica, stretta e lunga, usata in orizzontale e in verticale, con scatti ravvicinati e accostati tra loro, e l'altra quasi quadrata che appare in pochi momenti quasi come un'apertura improvvisa dello sguardo. Le immagini sono quelle che Castella ha realizzato tra il 2020 e il 2021, raccolte nel volume edito da Silvana Editoriale su commissione di Hermès Italie, nell'ambito della collana di libri fotografici nati come omaggio alle città italiane dove la maison è presente.

Documento storico

«Castella - ha commentato Colasio - è un artista colto, raffinato, di fama internazionale e che ha una visione non convenzionale di Padova. Nel libro e nella mostra molta parte è dedicata al Trecento, all'Urbs Picta: così come lui ce la racconta con un occhio particolare, ugualmente sette secoli fa l'illusionismo prospettico era un altro modo vedere la nostra città. Parte in modo originalissimo con la Palma dell'Orto e poi la seconda foto è sempre una palma, ma stavolta quella fossile del Museo. E poi ci sono le visioni panoramiche verticali, inedite. Padova non è mai stata raccontata così da un forestiero che la propone in una versione non certo da cartolina».


«Osservare una città attraverso questi temi - ha osservato il curatore - obbliga a pensare all'arte come a un documento storico».

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Il Gazzettino