OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Anche Tutankhamon, 100 anni di misteri, che si apre oggi, come le precedenti mostre allestite nel veneziano Palazzo Zaguri è pensata per sorprendere gli spettatori, dimostrandosi di grande impatto e spettacolarità. Quest'ultima sicuramente mai mancata sin dai discussi esordi (l'esempio di Real Bodies, che includeva veri cadaveri plastinati) nell'ampio polo espositivo di campo San Maurizio, gestito da qualche anno da una realtà anch'essa territoriale, Venice Exhibition Srl che ha sede operativa a Jesolo e vede amministratore unico Mauro Rigon. L'ideato percorso all'interno dell'Antico Egitto, raggiunge come si evince dal titolo l'apice nella ricostruzione della tomba del faraone Tutankhamon, del quale ricorrono i cent'anni dalla scoperta da parte del team dell'archeologo inglese Howard Carter: si sviluppa in ben 36 stanze, nei cinque piani del trecentesco palazzo. Lo sforzo organizzativo è notevole, e la ripartizione tematica pensata dal curatore, l'egittologo e archeologo Maurizio Damiano apre a riflessioni: si susseguono aree dedicate alla vita, alla morte, e al raggiungimento della vita eterna nel mondo dell'Egitto dei faraoni. Con una premessa, al pianterreno, da non trascurare, sulle caratteristiche ambientali e territoriali su cui nacque una civiltà unica per innumerevoli aspetti.
FINE DIDATTICO
Il fine didattico e divulgativo è prioritario già nelle premesse allestitive: «Ho pensato ad un percorso che parli al più vasto pubblico, abbracciando sia il pubblico più colto che le scolaresche», afferma lo stesso Damiano. E gli aspetti toccati non sono pochi, benché siano soprattutto le ricostruzioni dichiarate fedeli sin dalla loro scala (e autorizzate dal Governo egiziano) ad attirare costantemente l'attenzione. Non manca ovviamente la maschera d'oro e lapislazzuli il cui originale è esposto al Museo Egizio del Cairo (come buona parte degli oggetti replicati), che ricopriva il corpo mummificato di Tutankhamon, né i sarcofagi che lo contenevano. Ci si rende conto direttamente di quanto, rispetto ad altre tombe, quella di Tutankhamon fosse di dimensioni ridotte, e non fosse stata allestita con la maestosità di altre sepolture: ma quella che nel 1922 si presentò dinanzi ad Howard Carter fu una scoperta eccezionale.
MODELLI IN SCALA
Difficile dar conto della totalità del materiale, assai definiti sono i preziosi modelli in scala delle imbarcazioni del tempo, oppure reperti dal campo degli scavi, per un'idea delle modalità operative dell'archeologia del primo Novecento. Alcuni manichini restituiscono una sessione di mummificazione, né manca una riflessione sulla morte, cui si accede da una grotta, che si amplia al Coronavirus. «Degli oltre mille pezzi esposti - prosegue Damiano - i più attesi a livello internazionale sono però proprio i seicento oggetti provenienti dall'Egitto riprodotti sui reperti preziosi del monumentale tesoro di Tutankhamon; li ha realizzati la Horus Limited, la più autorevole scuola egiziana di restauratori che ha lavorato sotto l'egida degli archeologi del Museo del Cairo, legittimata dal Ministero delle Antichità». Frutto di una partnership, pertanto, fra Italia ed Egitto. A fianco di ciò, oltre quattrocento oggetti provengono da scavi su siti lungo il Nilo e nel Sahara. In alcuni pannelli sono ricostruiti speciali volti di Tutankhamon e non solo: «Si tratta di ricostruzioni psicologiche - conclude Damiano - realizzata in base a mie indicazioni assieme ad uno psicologo e ad una pittrice».
TRILOGIA
Certamente, Tutankhamon, 100 anni di misteri (che nelle intenzioni del suo curatore, si preannuncia la prima di una auspicata trilogia di mostre dedicate all'Antico Egitto) si presenta assai indicata ad un pubblico di studenti: «Sono già trecento infatti le scolaresche da tutta Italia - illustrano gli organizzatori - e dall'estero, tra cui Svizzera, Austria e Slovenia, che hanno confermato la visita, riteniamo infatti si tratti di una importante opportunità formativa per gli studenti coinvolti». I numeri forniti relativi alle prevendite, parlano già per questo ed il prossimo weekend di tutto esaurito, e per il primo mese anche per le comitive sarà impossibile recarsi a Palazzo Zaguri. Il quale, come detto in apertura, riapre ora al pubblico: «Dopo anni di silenzio per calamità come l'Acqua Granda e la Pandemia - conclude Mauro Rigoni di Venice Exhibition Srl - finalmente il polo espositivo potrà riprendere le sue attività culturali, legate alla città di Venezia, portando avanti i suoi obiettivi tra cui il circuito di grandi mostre tematiche, e l'allestimento del museo ufficiale di Casanova». Quest'ultima, una già annunciata prossima avventura espositiva: a Palazzo Zaguri ha da tempo sede operativa pure la Fondazione Casanova.
Il Gazzettino