Da terra, mare e laguna riemergono vita e storie degli antichi pescatori

Scavi archeologici subacquei - Foto Università di Udine
MARANO LAGUNARE (Udine) - Da terra, mare e laguna riemerge la vita degli antichi pescatori. Ed è dedicata proprio al mare di un tempo la mostra "Il senso della...

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MARANO LAGUNARE (Udine) - Da terra, mare e laguna riemerge la vita degli antichi pescatori. Ed è dedicata proprio al mare di un tempo la mostra "Il senso della scoperta, nuove testimonianze archeologiche dal mare e dalla terra nella Laguna di Marano" che si inaugura il 22 dicembre e che resta aperta fino al primo maggio 2018 al Museo archeologico della Laguna di Marano.

 

Dall'età del Bronzo al 1700
Sono esposti alcuni manufatti consegnati di recente alla Soprintendenza Fvg, tramite del Museo, da parte di privati. Ognuno di questi reperti racconta la sua storia, svela eventi misteriosi del passato, dall’età del Bronzo all’epoca romana, fino al 1700.

Dei 10 anni del Museo del mare
La mostra, organizzata per ricordare i primi 10 anni del Museo archeologico della Laguna di Marano, nasce proprio con l’intento di dare un senso a una serie di scoperte fortuite avvenute nelle terre che si affacciano sulla laguna o nei fondali marini antistanti. L'allestimento è promosso e organizzato dal Comune in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio Fvg. 

​È un percorso che racconta di tante vicende che danno forma, tutte insieme, a una storia più complessa, quella plurimillenaria del territorio tra terra e mare. Tanti i reperti che costituiscono un insostituibile archivio documentario, da preservare e valorizzare. La scoperta di ogni oggetto antico, intero o solo frammento, è preziosa per raccontare una realtà lontana, quella degli uomini che hanno vissuto centinaia di anni o millenni fa nelle terre di laguna, di mare. Genti che qui hanno abitato, sfruttato le risorse dell’ambiente, viaggiato, commerciato, svolto attività quotidiane con gesti che tante volte ripetiamo ancora oggi, simili se non identici.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino