Arrivano i dinosauri: a Padova le emozioni della preistoria

Arrivano i dinosauri: a Padova le emozioni della preistoria
PADOVA - L’aspettativa è di 100mila visitatori, che rappresenterebbero un record per Padova. Con questi presupposti, quindi, da domani si apre a Padova la mostra...

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PADOVA - L’aspettativa è di 100mila visitatori, che rappresenterebbero un record per Padova. Con questi presupposti, quindi, da domani si apre a Padova la mostra "Dinosauri, giganti dall’Argentina", la prima di dimensioni così rilevanti mai ospitata in Italia e la seconda in Europa, con reperti originali arrivati dal Sudamerica e altri riprodotti fedelmente dai paleontologi, che hanno replicato quanto custodito oltreoceano.


 


Nell’Agorà del Centro Culturale San Gaetano che ospita la rassegna, sono stati collocati un Argentinosaurus lungo 40 metri e alto 12, e un Gigantosaurus di 10 tonnellate. Proprio in questa cornice suggestiva, e che lascia a bocca aperta i visitatori, il sindaco Massimo Bitonci e l’assessore alla cultura Matteo Cavatton hanno presentato in anteprima l'iniziativa, allestita grazie alla collaborazione tra vari soggetti, tra cui in primis la Fondazione Cassa di Risparmio, e il Sole 24Ore (il Gazzettino è media partner). Oltre ai rappresentanti dell’amministrazione, c’erano anche Giovanna Valenzano, prorettore al patrimonio artistico dell’Università, Guido Barbujani, professore di genetica, Egardo Romero, architetto argentino che ha curato l’allestimento e Matteo Segafredo della Fondazione.

Attraverso un percorso cronologico, l’evento ripercorre l’intera storia dell’evoluzione dei dinosauri, partendo dal Triassico che ha lasciato importanti testimonianze nelle rocce del parco naturale di Ischigualasto, da dove provengono i cinque dinosauri più antichi noti finora, tra cui l’Eoraptor lunensis ora esposto a Padova. La sezione successiva è dedicata al periodo che gli esperti collegano al mondo dei dinosauri, grazie alla diffusione di letteratura e film fantascientifici: il Giurassico, durante il quale si assiste a un aumento nella varietà di forme, con lo sviluppo di grandi predatori e dei primi dinosauri coperti di piume, forse in grado di volare. La mostra si conclude con il Cretaceo che, accanto alla nascita e alla diffusione delle piante da fiore, ha visto il massimo livello di biodiversità nel mondo dei dinosauri. A questo periodo risalgono i giganti, di cui sono esposte le ricostruzioni in dimensioni reali: l’erbivoro più grande del mondo, l’Argentinosaurus huinculensis che poteva raggiungere i 38 metri di lunghezza, e il più grande carnivoro terrestre finora conosciuto, il Giganotosaurus carolinii, 13 metri di lunghezza per 10 tonnellate, che superava in dimensioni il più famoso Tyrannosaurus rex. Sempre al medesimo periodo risalgono anche le molte uova provenienti dallo straordinario sito di Auca Mahuevo nella provincia di Neuquén, dove è stato rinvenuto pure il primo embrione originale di dinosauro erbivoro gigante, affiancato nella mostra dalla rappresentazione virtuale della sua evoluzione.

Un’occasione irripetibile, quindi, per gli studiosi, gli appassionati, ma anche per le famiglie. E poi c’è l’app "dino go", che, esattamente come avviene con pokemon go, consente ai turisti che acchiappano la zampa di dinosauro, di essere guidati a vedere le siti più interessanti della città, come gli Scrovegni, o il Pedrocchi.

Non mancano appuntamenti e film legati all’evento: dal 12 ottobre al 22 febbraio, sempre al Centro Altinate ciclo di conferenze "Parliamo dei dinosauri", a cura del Dipartimento di Geoscienze; dal 30 ottobre al 26 febbraio, la rassegna cinematografica tematica che prevede documentari e appunto film di animazione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino