L'influenza di Raffaello su Picasso, de Chirico e Dalì: la nuova mostra al Mart

L'influenza di Raffaello su Picasso, de Chirico e Dalì: la nuova mostra al Mart di Rovereto
TRENTO - Tutto esaurito al Mart di Rovereto, per l'apertura della mostra «Picasso, de Chirico e Dalì. Dialogo con Raffaello», che è stata inaugurata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TRENTO - Tutto esaurito al Mart di Rovereto, per l'apertura della mostra «Picasso, de Chirico e Dalì. Dialogo con Raffaello», che è stata inaugurata dal presidente, Vittorio Sgarbi, dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e dell'assessore all'istruzione e cultura Mirko Bisesti.

Si tratta della prima mostra dedicata all'influenza che Raffaello Sanzio ebbe sui maggiori protagonisti del XX secolo: Picasso, de Chirico e Dalì, con 100 capolavori provenienti da alcuni tra i più importanti musei internazionali, come le Gallerie degli Uffizi, il Musée national Picasso di Parigi e la Fundaci Gala-Salvador Dal di Figueres. «Il confronto fra quattro classici, uno dei quali è Raffaello - che è il classico di sempre, e gli altri sono i fondatori della modernità, anch'essi ormai classici, Picasso de Chirico e Dalì - è un confronto importante perché indica quanto sia stato essenziale per l'intero Novecento quello che ha fatto Picasso, che è il Raffello del Novecento. De Chirico ha una visione più accademica, pensando che nessuno è stato più moderno di Raffello, anche nel Novecento. E Dalì, che è un dissacratore, sente che non può dissacrare sé stesso, cioè il primo di tutti i pittori, specchiandosi quasi in Raffaello», ha commentato Vittorio Sgarbi. «Questa forse è la più significativa delle celebrazioni del grande maestro del Rinascimento che non appartiene al suo tempo ma a tutti i tempi nella percezione che ne hanno Picasso, De Chirico e Dalì». «Siamo in una fase di ripartenza - ha detto il presidente Fugatti - e la mostra che inauguriamo oggi rappresenta un segnale importante per ritornare a vivere i luoghi di cultura in presenza. Noi eravamo consapevoli, circa due anni fa, quando abbiamo deciso di nominare Vittorio Sgarbi alla guida del Mart, nonostante molte critiche, quello che lui poteva portare al Trentino e questa mostra, come prima quella sul Caravaggio e poi quella che ci sarà sul Botticelli, ne sono un esempio concreto». «I musei non devono più chiudere - ha aggiunto - anche perché, con gli opportuni protocolli di sicurezza che abbiamo posto in essere, a fronte di notevoli investimenti, si sono dimostrati luoghi sicuri. Il Mart è un centro culturale legato non solo a Rovereto, ma all'intero territorio e ci aiuta a portare l'arte e la conoscenza in tutto il Trentino. Oggi è una giornata importante e lo vediamo dalla risposta del pubblico, i musei hanno riaperto e non torneremo più indietro», ha detto l'assessore Bisesti.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino