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TREVISO - L’arte è al centro di una delle tante progettualità del CEIS Treviso, cooperativa sociale dedita a persone con problemi di dipendenze e salute mentale. Proprio questi sono i protagonisti della mostra “Creatività e fantasia come espressione di cura” che aprirà oggi, lunedì 2 ottobre nell’atrio della sede di Ca’ Sugana del Comune di Treviso che patrocina l’iniziativa e sarà visitabile fino al 4 novembre. Le opere esposte sono realizzate proprio dagli utenti della struttura del CEIS Treviso e sono anche acquistabili con una donazione. «Siamo felici di ospitare la mostra del CEIS nella sede Comunale di Ca’ Sugana, la casa dei trevigiani», le parole del sindaco di Treviso, Mario Conte. «Con questa opportunità vogliamo trasmettere un messaggio di condivisione ma anche comunicare la bellezza, le emozioni e l’impegno di chi realizzato queste opere, ognuno con la propria storia e con il proprio vissuto. Attraverso queste opere vogliamo essere testimoni di come una fragilità possa trasformarsi in arte, inserendola in un contesto di sostenibilità».
Il progetto Ri-Fatti
Si chiama “Ri-Fatti” il progetto artistico del Centro Polifunzionale del CEIS Treviso, un Servizio Residenziale Specialistico per doppia diagnosi, accreditato e convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, che accoglie persone con problematiche di dipendenza patologica da sostanze psicotrope con fragilità e sofferenza psichica. In questa sede di Santa Maria del Rovere viene proposto agli utenti il progetto “Ri-Fatti”, appunto, che contribuisce a valorizzare e dare forma alle abilità degli ospiti che, a partire dalle proprie storie di vita e dai loro vissuti, donano nuova vita ai materiali di scarto (upcycling), trasformandoli con creatività e fantasia in qualcosa di diverso, di nuovo, utile ma soprattutto unico e speciale, come uniche e speciali sono le loro esperienze di vita.
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Il Gazzettino